La difesa sembra puntare tutto sulla situazione psicologica dell’assassino reo confesso.
Si è aperto oggi, in Corte d’Assise a Frosinone, il processo a carico di Pietro Ialongo, l’uomo accusato di aver ucciso Romina De Cesare. L’omicidio, che si è consumato in un appartamento di via del Plebiscito, risale al 3 maggio 2022.
Gli uomini della Squadra Mobile di Frosinone trovarono il corpo della 36enne senza vita, in un lago di sangue, colpita con 14 coltellate. Per tale delitto fu fermato a Sabaudia, trovato in stato confusionale da una pattuglia dei carabinieri, proprio Pietro Ialongo. L’uomo, in un primo momento confessò di essere stato lui ad uccidere la sua ex, ma subito dopo ritrattò.
Questa mattina il Pm Vittorio Misiti ha depositato ai giudici della Corte d’Assise del capoluogo la lista delle persone chiamate a testimoniare e le intercettazioni effettuate nel corso delle indagini.
Subito dopo è stata la volta dell’avvocato di parte civile Danilo Leva che ha chiesto di ascoltare due psichiatri per dimostrare la capacità di intendere e di volere dell’imputato. La difesa, invece, rappresenta dagli avvocati Mercolino e Di Vizio, oltre al controesame dei testi della procura, ha depositato una propria lista testi, e la richiesta di una consulenza psichiatrica. Calendarizzate anche tutte le udienze. La prima, nel corso della quale verranno ascoltati gli investigatori della Squadra Mobile di Frosinone, è fissata per il 2 marzo. Il 6 aprile, invece, sarà la volta dei carabinieri di Sabaudia e San Felice Circeo.