Non era mai accaduto fino a ieri che il passo di Castelpetroso fosse bloccato per ore e ore agli automobilisti per neve, eppure di precipitazioni nevose anche intense nel corso degli ultimi 50 anni ve ne sono state ogni anno su questa strada di collegamento vitale tra le due province.
In questo tratto la manutenzione dell’Anas con mezzi spargisale e sgombraneve, non è mai mancata, il passo si è sempre liberato, anche con l’ausilio dei Vigili del Fuoco, sempre pronti a intervenire nel momento in cui qualche mezzo pesante si fosse messo di traverso sulla carreggiata.
E’ bastata una nevicata, la prima del 2023, anno in cui si affronta il tema della tecnologia avanzata in ogni campo, di transumanesimo filosofico, robotizzazione e intelligenza artificiale, mentre di rovescio nel Molise per una banale nevicata si torna all’età della pietra.
Ieri pomeriggio in tilt la circolazione viaria in entrambe le corsie sul passo di Castelpetroso. E’ bastato un Tir di traverso sulla carreggiata, auto senza catene ed ecco che la fila è diventata chilometrica sia in direzione Isernia che in direzione Campobasso. Dalle 17:00 del pomeriggio, non vi è stato verso di liberare la strada, sia dal mezzo pesante oramai blindato a dividere le due corsie che dall’abbondante nevicata riversatasi sulla statale 17.
I mezzi sgombraneve inutilizzabili per il traffico bloccato e lavori in corso che restringono il tratto di strada da mesi, con la corsia in salita arginata dal divieto di transito ai mezzi lenti e pesanti. La risultanza è stata drammatica, con auto incolonnate senza la possibilità di permettere il passaggio dei mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco. Insomma, una situazione parossistica che solo a notte fonda, dopo la mezzanotte, è tornata alla normalità.
La conseguenza per i pendolari è stata angosciante, in centinaia costretti a prenotare un albergo o un B&B a Isernia per evitare di passare la notte all’addiaccio.
Si poteva evitare? Questa è la domanda del day after. Sicuramente si, qualora ognuno nelle sue funzioni avesse avuto il polso di quello che poteva accadere.
Non si tratta di vedere nella sfera di cristallo o essere oracoli, i disagi al traffico in caso di neve sono ben noti. Le colpe si dividono come sempre tra gli automobilisti inadempienti nel rispetto delle regole di circolazione in caso di neve e chi deve controllare che tali regole vengano rispettate. Senza eludere le colpe dell’ente preposto alla manutenzione della Statale, quindi l’Anas che avrebbe dovuto premere verso una consegna di lavori celere in vista dell’inverno sull’azienda che sta eseguendo la manutenzione straordinaria in salita lungo il tratto bloccato da troppo tempo. Insomma le responsabilità ci sono, l’unica speranza che non debba più accadere, sarebbe il colmo reiterare errori madornali come questo.