<<Primarie e Partito Democratico regionale “Le Primarie per eleggere il Segretario del Partito Democratico che si svolgeranno il 30 aprile prossimo rappresentano un passaggio importante nel rilancio del ruolo del partito anche nel nostro Molise.
E se il Partito Democratico del Molise, è stato ed è troppo assente perché il dibattito interno possa sfociare in un confronto democratico e partecipato, al fine di far capire ai molisani le ragioni dei tre candidati alla carica di Segretario, l’occasione è sufficientemente ghiotta per porre all’attenzione oltre ai grandi temi proposti nelle mozioni stesse, anche quelli di carattere locale che interessano sempre e comunque i cittadini e gli elettori.
E’ sottinteso che non si vuole distogliere l’attenzione sulle questioni importanti proposte nelle mozioni presentate, ma diventa inevitabile non affrontare quelle di carattere locale, visto che molti cittadini pongono l’accento proprio sulle criticità che in questa regione di certo non mancano.
L’ultima, in ordine temporale è relativa alla gestione dell’acqua, che dovrebbe essere pubblica ma potrebbe essere anche privatizzata. Prima ancora, però, ci sono altri problemi irrisolti che avrebbero imposto, in primis al Partito Democratico locale, una seria riflessione e una giusta analisi, per cercare di aiutare la politica regionale a trovare le opportune soluzioni.
Partiamo dai grandi temi come la sanità, per passare all’occupazione, ai problemi ambientali, ai trasporti, ai consorzi industriali, alla legge elettorale regione ( noi siamo convinti che abbiamo bisogno di tre collegi) per finire ad altri, non certo di minore importanza, come la scuola e le zone interne.
Argomenti sui quali il Partito Democratico molisano, pur rappresentando la maggioranza in Consiglio Regionale, non si è affatto speso, come avrebbe dovuto e potuto fare.
Ed è proprio per tale ragione che l’occasione di queste primarie, diventa importante per evidenziarli.
Riteniamo che un partito non debba solo essere ratificatore di scelte fatte senza la necessaria condivisione, ma debba sopratutto avere la capacità di avere la schiena dritta e la necessaria autonomia.
Molte scelte fatte in questi anni non sono andate in questa direzione. Ciò fa nascere l’esigenza di rendere sempre più vivo il confronto che finora, non c’è mai stato, soprattutto all’interno del Partito Democratico del Molise.
Chiudere ospedali pubblici, facendo arrivare al 40 % l’incidenza della sanità privata in regione non può essere una scelta sulla quale si può tacere, eppure il PD locale non ha detto mezza parola in merito.
Così come non ha affrontato, fornendo proposte serie, la dilagante crisi economica e quella del lavoro che stiamo vivendo in maniera dirompente da Termoli a Venafro.
Sull’Egam, invece, è intervenuto, peccato che lo abbia fatto dopo che la legge è stata approvata in Consiglio Regionale.
Di fronte a queste situazioni alle quali ci hanno costretto, primo tra tutti, l’ex Segretario Matteo Renzi, e poi la Segreteria regionale, rimarchiamo l’opportunità di questo appuntamento che può essere utile, proprio per dare spazio, oltre che alle ragioni esposte nelle varie mozioni presentate dai candidati, anche a quelle che interessano, direttamente, noi molisani.
La mozione Orlando, per chi scrive, non è una scelta casuale, bensì dettata da tutte quelle ragioni che vogliono eliminare le disuguaglianze e i divari economici, sociali e territoriali che anche in Molise sono molto accentuati, e per difendere la democrazia e aprire una nuova stagione dei diritti.>>
” Michele Di Giglio, tesserato PD Pino Libertucci, Consigliere Comunale Campobasso (PD) Massimiliano Scarabeo, ( Capogruppo PD e consigliere regionale