Isernia – Un bimbo sfuggito al controllo dei genitori, in mezzo al traffico di un semaforo verde, salvato dal provvidenziale intervento di una signora.
Isernia – Erano le 19.30 ieri pomeriggio, quando un bambino di circa tre anni piangendo a squarciagola si trovava solo, nei pressi del semaforo che insiste su Corso Risorgimento, all’altezza della villa comunale. In quel momento con il verde e il traffico intenso, il bambino si apprestava ad attraversare la strada, mentre le auto in movimento rischiavano di non vederlo e di investirlo.
Qualche automobilista intanto si rendeva conto di quello che stava accadendo e rallentava fermandosi, mentre le auto che proseguivano a maggiore distanza, non capendo cosa stesse accadendo, iniziavano a utilizzare il clacson per intimare di accelerare, prima che il semaforo diventasse rosso. Alcune auto iniziavano quindi a muoversi a rischio di travolgere il bambino.
Nel frattempo, una signora di passaggio a piedi, stava osservando già da alcuni minuti il piccolo, chiedendosi dove fossero i genitori. Allarmata e incuriosita dal suo pianto, accortasi del pericolo incombente, non esitava a lanciarsi, a rischio anche della propria incolumità al salvataggio del bimbo, intimando alle auto di fermarsi, si ritrovava subito dopo il bambino tra le proprie braccia, incolume.
Un gesto provvidenziale che ha salvato una piccola vita. Intanto, visto che i genitori non si vedevano, giungeva al 112 la richiesta di intervento per una volante dei Carabinieri che si portava sul posto, mentre un nugolo di persone curiose, si era costituito sul luogo della tragedia sfiorata.
A distanza di qualche minuto fortunatamente, giungevano i genitori, che probabilmente in un attimo di distrazione, mentre erano con il bimbo nella villa comunale, sfuggito al controllo, erano alla ricerca del loro figlio con la grave preoccupazione e apprensione che solo casi di questo tipo possono destare negli animi.
Una storia a lieto fine che premia la solerzia di una signora, Marialuigia Chiarello, di una mamma che a sprezzo del pericolo, ha evitato che un pomeriggio tranquillo potesse trasformarsi in sventura.