di Redazione
Qualcuno lo esibisce come un lasciapassare con orgoglio per essersi vaccinato, Altri lo disprezzano, in quanto lesivo della libertà individuale e dei principi fondamentali della democrazia. Il green pass diciamoci la verità, è più odiato che amato dagli italiani, ma secondo il Governo e la Commissione Europea potrebbe durare molto a lungo prima che si dilegui nei meandri della storia delle coercizioni e imposizioni ai cittadini..
Infatti, mentre qualcuno pensa che entro il 30 giugno possa esserci il liberi tutti e quindi nessuno più potrà chiederci il green pass o il super per entrare in luoghi pubblici: bar, ristoranti, discoteche, enti pubblici, etc. La Commissione Europea vorrebbe estenderlo con proroga a 12 mesi dalla scadenza naturale.
In sintesi è questa questa l’informativa della Commissione Europea che cita:
“Proroga del regolamento sul certificato COVID digitale dell’UE”.
Si apre ai commenti dei cittadini dell’unione sul sito internet di riferimento, per un periodo per l’invio di commenti che va dal 03 Febbraio 2022 all’ 08 Aprile 2022.
Il regolamento (UE) 2021/953 – riportiamo integralmente dal sito – sul certificato COVID digitale dell’UE ha introdotto a livello europeo delle norme per il rilascio e l’accettazione delle prove di vaccinazione, test o guarigione in relazione alla COVID-19.
Il certificato COVID digitale dell’UE permette di spostarsi liberamente all’interno dell’UE durante la pandemia di COVID-19. Ogni Stato membro è libero di decidere come utilizzare il certificato per altri scopi (accesso a eventi ecc.).
Il regolamento si applica attualmente fino al 30 giugno 2022. La Commissione Europea quindi vorrebbe adottarlo come iniziativa per ulteriori 12 mesi.
Prendiamo due commenti, i primi due pubblicati sul sito: il primo di un anonimo dall’Italia: Non sono d’accordo, basta con queste regole liberticite che stanno facendo morire persone e attività di fame. Bisogna strappare, cancellare, abolire per ora e per sempre il Green Pass. Grazie.
Il secondo: Ries Dazz (Germania) L’UE è sinonimo di libero scambio e libero viaggio per tutti i suoi cittadini. Senza eccezioni, come un Digital Covid Pass, stato medico o quant’altro. Restiamo l’uno con l’altro, senza esclusioni. Cerchiamo di essere (e rimanere) “liberali tradizionali”, perché questo è ciò che l’UE rappresenta.
Via libera a questo punto ai vostri commenti al link: Proroga del regolamento sul certificato COVID digitale dell’UE (europa.eu) che si aggiungeranno ai 95.965 già giunti dai 27 stati membri.