Anche Isernia nel Piano ‘Casa Italia’, il progetto-pilota che si pone all’avanguardia in Europa per la prevenzione dei rischi sismici. Il sindaco Giacomo d’Apollonio ha accolto con viva soddisfazione la notizia, ufficializzata questa mattina dal Presidente del consiglio dei ministri Paolo Gentiloni nel corso d’una conferenza stampa tenuta al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano.
Il governo renderà disponibili ingenti somme per i dieci ‘cantieri pilota’ che verranno attivati in Italia, ossia nelle dieci città inserite nel Piano, fra cui appunto Isernia. Il provvedimento farà parte della prossima manovra finanziaria. La realizzazione è stata affidata al senatore a vita, nonché architetto di fama mondiale, Renzo Piano, unitamente al responsabile manageriale del progetto, Giovanni Azzone.
«C’erano stati di recente dei contatti informali con il governo centrale – ha detto il sindaco d’Apollonio nel commentare la notizia –, al fine di valutare la possibilità dell’inserimento di Isernia nel Piano. Le finalità di ‘Casa Italia’ sono quelle di ridurre la vulnerabilità degli edifici, migliorando la qualità dell’abitare, tenuto conto dell’alto grado di pericolosità sismica del territorio italiano. Il progetto, coordinato dal senatore Renzo Piano, intende sperimentare metodi diagnostici e soluzioni progettuali innovative, privilegiando lavori non invasivi che consentano alle persone di poter continuare a vivere nel proprio immobile durante le opere. Per realizzare il progetto – ha aggiunto il sindaco – sono state individuate dieci città, secondo criteri di pericolosità sismica e in base a specifiche caratteristiche sociali e demografiche. Quanto prima – ha concluso d’Apollonio – l’amministrazione comunale individuerà l’edificio che sarà oggetto degli interventi».
«Il governo – ha dichiarato il premier Gentiloni durante la conferenza stampa di oggi – ha stanziato 25 milioni di euro per i cantieri che saranno aperti a Catania, Feltre, Foligno, Gorizia, Isernia, Piedimonte Matese, Potenza, Reggio Calabria, Sora e Sulmona. In ogni comune, in accordo con le amministrazioni locali, sarà trovato un edificio pubblico residenziale abitato dove fare i lavori».
Il senatore Piano, tecnico ispiratore del progetto, ha lanciato un appello affinché il nostro Paese «esca dal medioevo oscuro che ci fa attribuire le conseguenze del terremoto alla ‘fatalità’ e lotti grazie agli strumenti della scienza e della tecnologia per prevenire i rischi derivanti dai terremoti. Occorre avviare – ha affermato – due piccoli rivoluzioni culturali: la fiducia nella scienza e l’orgoglio della bellezza».