Filomena Calenda – Commissario del PATRONATO ACAI di Isernia- riceviamo e volentieri pubblichiamo.

PENSIONATI, COLPEVOLI DI CHE?

Additare i pensionati, da parte di certi politici e di taluni “esperti”, accusandoli di “mangiare il futuro” dei loro figli e dei loro nipoti, è veramente assurdo!…E’ ora di finirla con le idiozie sparse a piene mani.

I pensionati ricevono molto meno di quello a cui avrebbero diritto. I pensionati rubano il futuro dei loro nipoti? Stupidaggini.

Secondo me- puntualizza ancora Filomena Calenda – i pensionati costituiscono il “bancomat” delle famiglie e si privano anche del necessario, per aiutare figli e nipoti. Le pensioni sono commisurate ai contributi versati

E, fra l’altro, milioni di pensioni non superano i mille euro e, addirittura circa due milioni di pensioni, sono inferiori a 500 euro.

Nessuno ha pagato e paga, per i pensionati, se non loro stessi, come pure, non è vero che gli stranieri contribuiscono a pagare le nostre pensioni……anzi…..Mettere in discussione i diritti, costituisce la cosa più sbagliata che si possa fare. Le norme che vigevano al momento del pensionamento, sono il contratto fra cittadino e Stato. Se venisse meno il “diritto acquisito”, si potrebbe mettere continuamente in discussione la posizione pensionistica del cittadino-pensionato e questo varrebbe per tutti i pensionati. La cancellazione dei

“diritti acquisiti” potrebbe avere riflessi anche in campi diversi da quello pensionistico. I pensionati, ma anche l’intera collettività nazionale, ne rimarrebbero schiacciati e non vi sarebbe più alcuna certezza. La verità incontrastabile è: che milioni di pensioni sono da fame, da quarto mondo! La vergogna delle vergogne: la pensione di invalidità di 280 euro al mese e le pensioni “minime” e, perché no, tutte le pensioni ferme da anni, erose dall’inflazione, maturata nel tempo.

I pensionati, la “palla al piede” del nostro Paese?.

NO: SONO CITTADINI BENEMERITI