di Pietro Tonti
Terzo anno consecutivo di bollettini Asrem con i numeri del contagio, delle ospedalizzazioni, dei decessi, dei positivi ricoverati tra vaccinati e non vaccinati, meri numeri che oggi avrebbero bisogno di un maggior approfondimento e maggiore chiarezza da parte di chi li redige e li pubblica.
Oggi per esempio, si registra un alto numero di tamponi tra molecolari e antigenici 3.773 a fronte di un alto numero di positivi 577. 1.409 sono i tamponi molecolari processati dai laboratori Asrem, mentre 2.664 sono i tamponi antigenici processati dalle farmacie e laboratori privati nel Molise.
Per i molecolari risultano 133 positivi, mentre per gli antigenici 444. Premesso che questa situazione di grandi numeri di positività dura da un paio di settimane, da quando sono stati inseriti come validi al fine del report dal Ministero della Salute anche i tamponi antigenici, fino a qualche tempo prima giudicati inattendibili per i falsi positivi che avrebbero generato. All’improvviso diventano attendibili e refertati.
A fronte di questi numeri grandi, corrispondono nel Molise ospedalizzazioni che meriterebbero di avere descrizioni più precise e non solo sul mero dato di ricoveri in terapia intensiva e malattie infettive del Cardarelli. Numeri fortunatamente molto contenuti, rispetto alle positività riscontrate.
Facciamo un esempio pratico. Oggi vi è stato solo un ricovero in malattie infettive, mentre si registrano due dimessi e un decesso, un uomo di 86 anni di Campobasso. Il totale dei ricoverati in tutto sono 22 tra questi 21 in malattie infettive e un paziente ricoverato in terapia intensiva. Scendiamo ancora nei particolari, tra i 22 ricoverati 13 pazienti risultano non vaccinati, mentre 4 hanno avuto la seconda o dose unica di vaccino, mentre 5 sono ricoverati pur avendo avuto la terza dose di vaccino.
A questo punto sarebbe interessante sapere se i degenti siano ricoverati per covid o con covid. Qualora fossero ricoverati per sintomi come quelli iniziali delle varianti 2020 e 2021, ci sarebbe davvero ancora da preoccuparsi e dare un senso anche alla campagna vaccinale, sbandierata ancora oggi quale rifugio per non morire di covid, oppure, come sta uscendo fuori da numerosi report negli ospedali italiani, i ricoverati lo sono con covid, vale a dire, si recano in ospedale per altre patologie e al tampone risultano positive.
In questo caso non sarebbe il covid il problema e i numeri sarebbero sfalsati rispetto alla vera entità e letalità attuale del virus.
Sarebbe fondamentale da parte del Dirigente Oreste Florenzano avere questi dati, oggi fondamentali non solo per il Ministero della Salute che decide con il Governo delle nostre vite, ma soprattutto per il cittadino, per il terzo anno consecutivo in balia del terrore da virus, da restrizioni mai applicate prima d’ora alla libertà individuale e le costrizioni di un obbligo vaccinale per i 50enni che infrange tutte le regole del buon senso e della libera scelta.
In ogni bollettino medico, oggi si sente la necessità di una maggiore chiarezza, anche di considerazioni scritte e non solo tabellari di dati da interpretare a fantasia sui ricoveri. Maggiori precisazioni scongiurerebbero errori di valutazioni, genererebbero meno tensioni e minori ricorsi per panico a psicologi e psichiatri come sta avvenendo da inizio pandemia anche in Molise.