di Americo Mucciaccio
Cessione del Gemelli, oggi sul quotidiano regionale, Ercole Core, amministratore della San Stefar, rilascia un’intervista che invece di chiarire il quadro della complicata vicenda, lo rende ancora più ingarbugliato.
Sono parole sue, quindi nessuno può dire che si tratti di speculazioni di stampa non suffragate da prove e riscontri. Allora che dice Ercole Core? Vediamolo, parte, prima di tutto, con un ”assurdo” matematico, secondo cui ”ci si sta concentrando sui contratti, i tempi per il passaggio del 902% delle quote del Gemelli Molise al fondo di Stefano Petracca penso non saranno lunghi”. La prima domanda è che vuol dire 902%? Vuol dire 90 o vuol dire 92? E se è 92, significa che il Gemelli ha ancora di più abbassato l’asticella della sua presenza nella nuova società?
Ma, superato il problema matematico, la seconda e fondamentale domanda è un’altra: Ercole Core rappresenta la San Stefar, a che titolo parla delle trattative tra un fondo svizzero o del Liechtenstein e la Fondazione Gemelli?
È stata quest’ultima che, non lo dimentichiamo, nel suo comunicato, aveva detto di essere in trattativa con un Fondo di capitali stranieri, ora che c’entra una società che fa riabilitazione in Molise con la A.G. Responsible Capital di Stefano Petracca?
Leggiamo ancora quello che dice Ercole Core, lì dove sostiene che Stefano Petracca, l’uomo dei soldi svizzeri, è diventato socio della San Stefar. Andiamo a controllare, è lo stesso Core che afferma che Petracca è socio della San Stefar, ma non con la Responsible Capital, bensì con un’altra srl.
Verificate le carte, viene fuori che Petracca è socio della San Stefar Molise con una società, la RCPH srl, che ha un capitale sociale di soli 10mila euro. Insomma un’affaire finanziario e societario che, perdonateci, fa acqua da tutte le parti e ogni giorno diventa più oscuro. Ma qual’è la verità, che c’è sotto questo reticolo di società e capitali che dovrebbero arrivare dall’estero?
Chi lo sa, magari sarà tutto legale, per ora sappiamo di sicuro che la San Stefar parla a nome di Petracca, però la San Stefar fa riabilitazione e se il Gemelli va sotto il 25% delle quote societarie, il nuovo Gemelli Molise non potrà più essere definito un Irccs, ma una semplica casa di cura per le riabilitazioni. Bell’affare. E Cardiologia e Oncologia che fine faranno? Solo il Vaticano, o meglio solo Papa Francesco, può riuscire a sbogliare un ginepraio del genere. Santo Padre aiutaci tu!!!