Residenti allo stremo ed esposto al Comune, D’Alessandro sollecita intervento dell’amministrazione Gravina
L’ordinanza, firmata lo scorso giugno dal sindaco di Campobasso Roberto Gravina, relativa alla limitazione degli orari dei pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande della città, non risolve il problema che lamentano i residenti di alcune aree del capoluogo, in particolare quelli di via Garibaldi, i quali, ormai da tempo, denunciano disturbo della quiete pubblica e degrado della zona causati dalla presenza di un locale di intrattenimento: il Sagittario Cafè.
Gli stessi hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Campobasso, alla Prefettura, all’Arpam e a tutte le forze di polizia del territorio, oltre che all’amministrazione di Palazzo San Giorgio. Raccontano dell’esasperazione che stanno vivendo da quando ha aperto il locale in questione, dapprima spacciatosi solo ed esclusivamente come ristorante.
I residenti spiegano che la musica spesso rimbombante e l’elevato numero di avventori, di cui numerosissimi sono minorenni e ai quali pare vengano venduti alcolici senza alcun controllo, stiano rendendo la loro vita impossibile.
Raccontano di: “assembramenti oltre misura in un momento in cui i contagi stanno risalendo, cori da stadio e schiamazzi anche dopo l’orario di chiusura, spesso vomito sui marciapiedi, ragazzine che si sono sentite male e ragazzi che fanno la pipì sui muri e sulle auto, diverbi tra gli avventori, bicchieri o bottiglie di vetro rotti lungo le scalette che da via Cardarelli conducono a via Garibaldi, e non solo”.
Non riescono più a godere di tranquillità, a riposare giustamente dovendo svegliarsi presto per andare a lavoro il mattino successivo, ad accudire serenamente i propri figli che durante la notte non riescono a dormire per via delle urla, della musica e delle moto che, evidentemente, per puro spirito esibizionistico, passano sfrecciando lungo la strada in quelle ore serali e notturne.
“È doveroso – ha sottolineato la consigliera comunale della Lega, Maria Domenica D’Alessandro – dare un segnale ai nostri cittadini. Firmare l’ordinanza che stabilisce le chiusure alle ore due non basta. Bisogna dare risposte concrete ai residenti, a tutti coloro che hanno denunciato l’invivibilità del luogo, a coloro che vivono li da anni e che purtroppo stanno pagando le conseguenze della presenza di questo locale. Serve un segnale forte da parte dell’amministrazione comunale, qualora ne sia in grado. Ritirare la licenza o quantomeno imporre, nei limiti del possibile, delle diverse condizioni, prima che gli stessi residenti ricorrano alle vie legali. Si profilerebbe in quel caso l’ipotesi, non remota, di richiesta di risarcimento del danno non solo all’esercente ma anche a questa amministrazione comunale, guidata dal Movimento 5 Stelle. Presenterò, a tal proposito una interrogazione al sindaco Roberto Gravina”.