Caotico momento pre elettorale a Isernia. I Popolari fanno valere il loro peso; Tedeschi candidato sindaco, guarderebbe anche a sinistra per eventuali accordi.
di Pietro Tonti
Per le elezioni comunali a Isernia grande fermento e allo stesso tempo grandi criticità, le quali riguardano tutti e due gli schieramenti contrapposti, centro destra e centro sinistra. Si tratta di lotte di posizionamento che in questo momento vedono controversie e mancati accordi.
La riunione di sabato scorso con i vertici dei due grandi partiti di centro destra, Forza Italia e Lega, mancava come sappiamo Fratelli D’Italia, ha registrato due posizioni importanti.
La prima riguarda il leader dei Popolari per l’Italia Vincenzo Niro. In quel consesso ha evidenziato la volontà di partecipare ai tavoli romani per decidere insieme agli altri partiti l’eventuale candidato sindaco condiviso dalla coalizione.
L’assenza di Fratelli D’Italia era stata giustificata proprio dalla necessità dei “meloniani” di avere indicazioni direttamente da Roma per la scelta del candidato sindaco, il quale riprendendo vecchi accordi pre elettorali, sarebbe toccata al movimento emergente di Fratelli D’Italia.
Naturalmente i Popolari di Vincenzo Niro con questa posizione politica, verrebbero esclusi da eventuali scelte, non considerati dai partiti del centro destra per poter pretendere anche loro di scegliere un candidato sindaco espressione del loro movimento. Eppure quel 16,5% di consensi sono stati determinanti nel Molise, per la vittoria alle elezioni regionali e comunali di Termoli. Sarebbe un errore escludere un gruppo politico di peso come quello di Niro, il quale potrebbe rivolgersi altrove.
Alla fine della riunione di sabato, l’impegno è stato assunto dai vertici forzisti e della Lega di includere e quindi di avere la presenza a Roma nel tavolo decisionale anche di Vincenzo Niro. Fino a ieri si parlava di una riunione prevista per venerdì prossimo, ma fino ad oggi non vi sono notizie che confermano tale seduta, o quantomeno se Niro sarà o meno invitato ad esserci.
Sempre nell’adunanza di sabato, la seconda posizione controversa si è avuta con il Consigliere comunale Roberto Di Pasquale, il quale ha espressamente portato alla ribalta la candidatura di Cosmo Tedeschi, la quale non ha riscosso plausi o accettazione da parte dei personaggi apicali dei partiti presenti.
Sappiamo che Di Pasquale con Tedeschi possono contare su un congruo numero di voti, i quali in eventuali mancati accordi con il centro destra, potranno essere catalizzati dallo schieramento avverso e magari sommati a quelli dei Popolari – qualora venissero messi da parte – determinare quindi una vittoria del centro sinistra.
La perentorietà delle dichiarazioni di Di Pasquale non lasciano possibilità a transigenze, il candidato per almeno quattro liste già pronte a sostegno di Tedeschi possono trovare anche appoggi diversi.
La mancata condivisione sul nome dell’ex Consigliere regionale nella riunione di sabato, ha evidenziato solo gli interessi sui voti che i due possono portare, ma non sul candidato sindaco Tedeschi; questa conferma potrebbe già aver aperto porte di dialogo con la coalizione di sinistra.
Anche in questo schieramento, non possiamo affermare che le cose vadano bene. Sappiamo i numeri del PD e quelli in caduta verticale del M5S che non riuscirebbero a incidere in maniera significativa su una vittoria elettorale, ma non sappiamo quale potenzialità potrebbero innescarsi con le alleanze con i movimenti civici, oltre a Volt, Nexus, quelli dei piccoli partiti nazionali di Italia Viva e Azione.
Con i voti di Tedeschi e Di Pasquale, con eventualmente l’appoggio dei Popolari potrebbero fare la differenza e approfittando di un momento di estrema critica generale del quinquennio appena trascorso a guida D’Apollonio, non è escluso che possa verificarsi un ribaltone. Per il centro destra naturalmente più forte, questo è il pericolo da evitare.