Come scrive oggi il Corriere della Sera la parola d’ordine è: turismo esperienziale. Fatto sì di passeggiate tra i grandi monumenti, nelle città affollate, ma anche nelle piccole realtà, in quei Comuni di poche centinaia di anime che conservano i ritmi dei secoli passati e che, finora, sono ancora nascosti nonostante il grande patrimonio – culturale e gastronomico – che mettono a disposizione. Un’ Italia da vedere e vivere attraverso i suoi borghi sparsi da Nord a Sud.
Pochissime anime e un lago smeraldo: è Castel San Vincenzo, un piccolo borgo in provincia di Isernia incastonato all’interno del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Qui sorgeva il Monastero di San Vincenzo al Volturno, che può essere visitato ancor oggi, anche se ne restano solo i ruderi. Oltre al complesso monastico, è molto bello il centro storico, ma il punto forte della località è senza dubbio il suo specchio d’acqua. Il paesaggio circostante è un acquerello di colori pastello davvero suggestivo. Non a caso, il motore di ricerca viaggi globale Skyscanner.it, ha selezionato tra i 20 paesi più belli d’Italia descrivendolo come “Una manciata di abitanti e un lago color smeraldo a fare da sfondo“.
“Dopo il 2016 Anno nazionale dei cammini, che ha portato un grande successo, anche di numeri, era naturale che il 2017 fosse l’anno dei borghi, che sono un patrimonio straordinario del nostro Paese” ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Il piano del ministro Franceschini per promuovere il turismo: «I nostri tesori nascosti e un modo di essere che il mondo ci invidia».