In Consiglio regionale la Mozione per il miglioramento ed efficientamento del servizio di continuità assistenziale (ex Guardie mediche), proposta dai Consiglieri Greco, De Chirico, Manzo, Fontana, Nola e Primiani. La mozione parte dalla considerazione dei fattori di rischio che rappresentano le caratteristiche orografiche e lo stato delle reti stradali del territorio molisano (con particolare riferimento alle aree interne) al verificarsi di emergenze di carattere sanitario, nelle quali, come noto, è necessario agire con celerità.
Si prende quindi coscienza che i presidi di continuità assistenziale assumono primaria
importanza per garantire risposte veloci ai bisogni di cura dei cittadini, e per evitare la congestione dei Pronto soccorso e l’ospedalizzazione inappropriata. Si prende quindi atto che sussiste un oggettivo problema di inadeguatezza sia delle strutture immobiliari adibite a sedi di Servizio di Continuità assistenziale sia delle dotazioni strumentali di cui è stato provvisto il personale medico operante.
Pertanto l’Assise consiliare, con l’atto di indirizzo approvato, impegna il Presidente della Regione a:
· mappare i presidi territoriali al fine di elaborare un nuovo piano di sicurezza, più adeguato alle necessità segnalate dagli operatori sanitari;
· ricollocare le citate sedi, qualora possibile, in zone meno periferiche dei centri abitati, ove attualmente trovano alloggi;
· ristrutturare i presidi fatiscenti, dando ognuno di essi degli impianti minimi necessari (impianto termo-idraulico e impianto di riscaldamento);
· installare connessioni alla rete internet in tutte le sedi, anche al fine di garantire un punto di unico accesso al SSN e promuovere la dematerializzazione delle ricette mediche e delle certificazioni;
· implementare le connessioni telefoniche fisse, con possibilità di effettuare chiamate in uscita e dotando le sedi di apparecchi telefonici abilitati ai servizi di unità (ad esempio servizio ”chi è”);
· incrementare la dotazione di auto di servizio a favore dei medici di continuità assistenziale, così come previsto dagli Accordi Collettivi di lavoro;
· predisporre un sistema di telesoccorso con connessione ad accesso remoto a numeri telefonici in reperibilità (ad esempio braccialetti o altri dispositivi salvavita).
(Il provvedimento è stato illustrato all’Aula dal primo firmatario Greco, sono intervenuti nel dibattito per esprimere le proprie posizioni i Consiglieri Manzo e Primiani e il Presidente della Giunta Toma).