Conclusi gli accertamenti relativi ad un’istanza presentata per una richiesta di soggiorno UE per “lungo periodo”, l’Ufficio Immigrazione della Questura, ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un cittadino egiziano di 39 anni.
Infatti, alla presentazione della documentazione inerente l’istanza, gli agenti si sono insospettiti per alcune dichiarazioni rese dallo straniero ed hanno quindi avviato accertamenti per verificare la genuinità di due Certificazioni Uniche, relative a redditi di lavoro dipendente ed assimilati, con contratto a tempo indeterminato per prestazioni lavorative svolte negli anni 2018 e 2019.
Gli esiti dei controlli svolti presso l’INPS e l’Agenzia delle Entrate hanno dato risultato negativo, dimostrando di fatto che le Certificazioni Uniche fornite erano false e che lo straniero non aveva mai svolto attività lavorativa presso il datore di lavoro.
All’ uomo sono stati quindi contestati i reati di falsità materiale, ideologica e truffa ai danni dello Stato, mentre sono ancora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria la posizione del datore di lavoro e del consulente del lavoro che in concorso potrebbero essersi resi responsabili dei reati contestati allo straniero.
Inoltre, sempre a seguito di accertamenti inerenti un’altra richiesta di permesso di soggiorno per “lavoro subordinato”, è stata notificata anche una sanzione amministrativa di € 1666.00 ad un datore di lavoro di nazionalità straniera che ha erogato somme di denaro per retribuzioni lavorative per mezzo di denaro contante, violando le disposizioni previste dalla legge n. 205/2017 che dal 1° luglio 2018 ha abolito la possibilità di pagamento dei dipendenti a mezzo di denaro contante.