Si è svolta nel pomeriggio di ieri, in modalità videoconferenza, la riunione presieduta dalla consigliera Filomena Calenda e i sette coordinatori degli Ambiti territoriali sociali. La consigliera, in virtù della delega “Rapporti con gli Ambiti territoriali sociali e monitoraggio delle attività di erogazione dei servizi” ha inteso conoscere lo stato dell’arte dell’avviso pubblico FNA 2019 e le modalità di valutazione dei beneficiari dei trattamenti da parte delle stesse Commissioni. Come ogni anno, le domande pervenute sono moltissime e numerosi sono anche i soggetti in condizione di non autosufficienza, che hanno presentato per la prima volta l’istanza. Per loro la procedura è una valutazione preventiva sulla sussistenza dei requisiti di accesso.
Tutti gli Ats hanno trasmesso l’istruttoria all’azienda sanitaria regionale e sono in attesa della nomina del medico UVM competente, che dovrà valutare il possesso delle condizioni di gravità e la relativa ammissione al programma. I soggetti che hanno presentato la domanda dovranno essere valutati dalle UVM, le Unità di valutazione multidisciplinare, utilizzando le scale SVAMA E SVAMA semplificata, che analizzeranno, anche, ulteriori parametri: condizioni di bisogno, situazione economica e supporti fornibili dalla famiglia o da chi ne fa le veci. La mancata nomina del medico competente, però, sta rallentando i lavori delle commissioni e per questo la consigliera Calenda ha sollecitato con una nota ai vertici dell’Asrem.
La consigliera ha raccolto le diverse istanze sollevate dai partecipanti, tra queste la richiesta di chiedere l’autorizzazione a utilizzare fondi non spesi nelle programmazioni precedenti, tali da garantire l’inserimento nell’elenco di ulteriori beneficiari. “L’incontro è stato positivo– commenta a margine della seduta la Calenda – e sicuramente ci sarà un’attenzione accurata per quanto riguarda la porzione di avviso dedicata ai progetti dei centri socio-educativi della regione”. In alcuni casi (Termoli) si è già provveduto al trasferimento dei finanziamenti ai gestori delle strutture, in altri casi (Campobasso) in attesa di ultimare le valutazioni delle stesse, si è optato per un acconto equo a tutte le strutture che consentisse di procedere con le attività erogate e garantisse continuità ai servizi e comunque in tutti gli ATS è prossima la definizione e l’erogazione di tali finanziamenti. “Un dato incoraggiante – continua la Calenda – soprattutto per uno dei Centri Socio Educativi del Capoluogo Pentro (l’AFASEV) che come è noto si trova in una condizione di grave difficoltà economica e in questo modo potrebbe ottenere un sostegno necessario per proseguire le sue attività e scongiurare la chiusura. All’incontro odierno seguiranno altre occasioni di confronto non solo per monitorare l’avanzamento dei lavori ed eventuali criticità riscontrate dagli addetti ai lavori”.