Siamo molto soddisfatti del lavoro di oggi in Consiglio comunale. affermano i Consiglieri PD Alessandra Salvatore, Giose Trivisonno, Bibiana Chierchia e Antonio Battista.
Il documento di proposte, elaborato nei giorni scorsi con l’aiuto di tanti amministratori, è stato approvato con apposito ODG (di seguito, allegato il documento e le integrazioni su medicina territoriale) a larga maggioranza.
Domani in conferenza stampa, convocata alle ore 10.30 davanti alla Facoltà di Medicina dell’Unimol, (adiacente all’ex hospice del Cardarelli), in c.da Tappino, discuteremo del merito delle proposte approvate oggi, proposte che hanno il carattere dell’urgenza e della immediatezza.
Un sentito ringraziamento, oltre che al Consiglio Comunale di Campobasso, ai Sindaci che hanno voluto confrontarsi con noi e condividere il documento che abbiamo portato in assise civica e a quelli che vorrano aderire nei prossimi giorni.
Il loro impegno a tutela della salute dei cittadini è fondamentale.
Preso atto
– che la Circolare del Ministero della Salute del 29 Maggio 2020, ha determinato, per il
Molise, come visto, un fabbisogno di posti letto in terapia intensiva pari a 44 posti ( 30 già
esistenti in regione e 14 da attivare); in terapia semi-intensiva pari a 21 posti (tutti da
attivare, con possibilità di conversione in posti letto terapia intensiva) (Tabella 1), con una
quota di ripartizione regionale del fabbisogno sanitario pari ad € 2.425.360,00 per posti letto
terapie intensive, € 2.989.729,00 per posti di terapie semi-intensive (convertibili in intensive),
€ 1.480.031,00 per fabbisogno aggiuntivo per l’emergenza-urgenza (DEA + PS), € 75.449,00 per fabbisogno aggiuntivo emergenza territoriale (per un totale di risorse pari ad
6.970.569,00 e con possibilità acquisto nuovi mezzi di soccorso); una spesa destinata al
Molise per il personale ospedaliero (incentivi ed ulteriori assunzioni per terapie intensive e
mezzi di soccorso), per l’anno 2020, pari (quota di accesso 2020 dello 0,51%) ad €
2.211.741,00, di cui € 975.070,15 per incentivi al personale ed € 1.236.671,21 per ulteriori
assunzioni (Tabella 6 );
– che il percorso di approvazione dei Piani regionali, compreso quello del Molise, si è
concluso con la registrazione degli stessi da parte della Corte dei Conti, avvenuta il 28 luglio 2020;
– che nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera redatto per il Molise ed approvato
dal Ministero si è scelto di adibire l’Ospedale Cardarelli di Campobasso, già Hub regionale,
a centro Covid;
– che il Commissario Arcuri ha avviato le procedure per la realizzazione in tutte le regioni
dei lavori infrastrutturali di potenziamento dei presidi ospedalieri, per la fornitura di
attrezzature necessarie alla predisposizione di posti letto in Terapia Intensiva e Sub
Intensiva;
– che con ordinanza n. 29 del 09 ottobre 2020 (G.U. Serie Generale , n. 256 del 16 ottobre
2020) è stata effettuata, dal Commissario Arcuri, la nomina dei soggetti attuatori -con
funzioni di stazioni appaltanti per le attività di competenza- dei piani di riorganizzazione
della rete ospedaliera delle Regioni Basilicata, Calabria, Marche, Molise, Lazio, Lombardia,
Piemonte, Sardegna e Umbria, le quali non hanno chiesto delega delle funzioni
commissariali relativamente all’attuazione delle opere di adeguamento o ristrutturazione
degli ospedali;
– che, con la predetta ordinanza commissariale del 09 ottobre 2020, per la Regione Molise è
stata nominata la A.S.Re.M. quale soggetto attuatore del piano di riorganizzazione della
rete ospedaliera del Molise;
– che, con comunicazione del 04 novembre 2020, il Presidente della Regione Molise ha
annunciato l’imminente inizio dei lavori per la qualificazione tecnico-strutturale del
padiglione Covid dell’ospedale Cardarelli di Campobasso, lavori che dovrebbero
concludersi nella primavera del 2021;
Preso atto, altresì,
– che già da marzo 2020 si erano evidenziate le esigenze di potenziamento della capacità di
accoglienza dei pazienti Covid e di tempestività nella diagnosi, così come erano già evidenti
le disfunzioni, in tutto il Molise, relative alle prestazioni e ai servizi ospedalieri ed
ambulatoriali “ordinari”, non legati alla pandemia;
– che la soluzione auspicata di un’unica struttura regionale Covid presso l’ospedale Vietri
di Larino non è stata perseguita;
– che, nel contempo, non essendo ancora stato realizzato il potenziamento programmato
presso il Cardarelli (posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva, strumentazione e,
soprattutto, personale, compreso quello per il rafforzamento della medicina territoriale), si
è verificata, a fronte dei 12 posti di terapia intensiva attivi presso l’Ospedale Cardarelli e
del numero consistente di pazienti gravi Covid-19 (che ha superato il numero di 6 e non può
più essere “confinato” nel blocco di 6 posti destinato a terapia intensiva Covid), una
situazione di impossibilità di utilizzo, per i pazienti gravi NON affetti da Covid-19, del
blocco da 6 posti originariamente riservato a tali pazienti, dirottati, in questi giorni, in altri
nosocomi della Regione, con tutti i rischi ed i disagi collegati;
– che, allo stato, purtroppo, tutti gli ospedali regionali ospitano -in attesa della disponibilità
di posti presso il Cardarelli (anche il reparto di malattie infettive è saturo)- pazienti Covid,
cui non possono fornire, soprattutto nei casi che richiedono ventilazione meccanica, cure
adeguate, se non al prezzo di rendere inaccessibili a pazienti non Covid i reparti di
terapia/intensiva;
– che i Pronto Soccorso e la Medicina d’Urgenza degli ospedali regionali, alcuni dei quali
ancora privi degli spazi di isolamento programmati e da realizzarsi, sono sottoposti ad uno
stress senza precedenti;
– che il personale sanitario impegnato nei reparti Covid è numericamente inadeguato per
gestire il carico di pazienti attualmente esistente e gli avvisi espletati per il reclutamento di
nuovi operatori, tra medici, infermieri e OSS, non hanno prodotto risultato;
-il sistema di tracciamento presenta problemi di rallentamento, che, a lungo andare, possono
determinare un grave ritardo nelle diagnosi e, dunque, oltre ad una diffusione esponenziale
del contagio, il peggioramento (magari irreversibile) delle condizioni di salute dei pazienti
non ospedalizzati e/o non sottoposti alle necessarie terapie domiciliari,
Tutto ciò premesso,
si propone
-di disporre immediatamente l’utilizzo -a fronte della disponibilità, già acquisita, della
Gemelli s.p.a. e senza costi aggiuntivi- dei posti di terapia intensiva della relativa struttura, posta a circa 200 metri dal Cardarelli, per l’invio dei pazienti gravi NON Covid stabilizzati al Cardarelli, se impossibilitati a ricevere in sicurezza cure presso il nosocomio di Campobasso;
– di utilizzare immediatamente, in attesa della operatività di più idonea struttura Covid
dedicata, gli spazi esistenti presso l’Ospedale Cardarelli e convertibili, in pochissimo
tempo, in posti di terapia intensiva e semi-intensiva Covid (anche gli stessi spazi degli
Ambulatori, da trasferire altrove), così da consentire agli altri nosocomi regionali di liberarsi
dal carico dovuto allo stazionamento di pazienti affetti da Covid;
– di impiegare strutture pubbliche, a partire da quelle ospedaliere già esistenti, per ospitare
i pazienti Covid non necessitanti di cure ospedaliere (o non più necessitanti di tali cure) e
non re-inseribili nel contesto domiciliare;
– di promuovere immediatamente, per il potenziamento dei tracciamenti, anche un Accordo
integrativo regionale (AIR), per l’adesione dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri
di Libera Scelta, al servizio di esecuzione domiciliare del tampone, con fornitura, anche in
questo caso, dei test antigenici rapidi e dei necessari dispositivi di protezione individuale
(mascherine, visiere e camici), assicurata dal Commissario per l’emergenza Covid-19;
– di rendere obbligatoria per i privati convenzionati e/o autorizzati che effettuano testsierologici e/o tamponi antigenici rapidi, la immediata comunicazione alla ASReM
dell’eventuale esito positivo degli stessi;
– di potenziare il sistema di trasporto d’urgenza, equipaggiando tutti i mezzi di trasporto in
maniera da consentire il bio-contenimento di chi viene trasportato;
– di prevedere somme aggiuntive da utilizzare per incentivare economicamente medici
specialisti e specializzandi (almeno al terzo anno) in Anestesia e Rianimazione e in Malattie
Infettive, inferimeri e OSS, da reclutare in Molise;
– di consentire la immediata messa a disposizione dei test rapidi antigenici per scuole,
residenze per anziani, uffici pubblici e ogni altro settore nel quale sia necessario effettuare
un numero esponenziale di tamponi.