di Pietro Tonti
Macchia d’Isernia è stato il primo comune nel Molise a produrre un’ordinanza che obbliga i cittadini a comunicare al Sindaco la positività evidenziata dai test antigenici o molecolari per il Covid -19. Ordinanza pubblicata in data 24 Ottobre, ieri estesa dal primo cittadino Giovanni Martino fino al 3 Dicembre prossimo. Informativa oltre che cartacea, diffusa ai cittadini di Macchia, attraverso un eloquente cartone animato via social.
Amministrazione lungimirante che ben ha interpretato le difficoltà e i dati falsati che giungevano direttamente dall’Asrem per il comune giornalmente, quando invece si riscontravano positivi non recensiti dalla struttura sanitaria regionale.
Un problema, quello dei laboratori privati, evidenziato in tempi non sospetti anche dal quotidiano “La Stampa” nel mese di giugno scorso, quando rivelava che alcuni centri privati accetterebbero di non comunicare i risultati dei test sierologici alle aziende sanitarie locali: “basta non firmare il consenso alla segnalazione prima del prelievo”.
Preferiscono inviare direttamente al paziente il referto. Poi sta a loro decidere. É sufficiente un po’ di complicità per far passare tutto sottotraccia. Per i test non esisterebbe ancora un protocollo nazionale.
Quindi l’amministrazione comunale di Macchia d’Isernia già a fine ottobre si rende conto che qualcosa non quadra e produce l’ordinanza, non pubblicizzata all’esterno, credendo che ogni buon sindaco interpreti il momento in base alle proprie esigenze.
Gli altri Sindaci molisani, invece, solo a metà novembre, realizzano che c’è qualcosa che non quadra nel computo dei dati diffusi dall’Asrem.
Ecco allora, che di fretta e furia, inizia la corsa ad emettere ordinanze che obbligano i laboratori privati e le associazioni a trasmettere i dati ai Comuni e all’Asrem. Cercemaggiore, Pescolanciano; poi Venafro e ieri Isernia, tutti allineati al pensiero comune, i dati devono essere reali, quelli dei laboratori, non calcolati per la discrezionalità facoltativa, devono essere comunicati immediatamente.
Eppure eravamo stati tacciati di procurato allarme dal DG Florenzano, per aver evidenziato questo increscioso problema da diverse settimane.
Oggi alcune domande sorgono spontanee. Pur sapendo, per quale motivo l’Asrem non ha mai preso decisioni drastiche con ordinanze, nei confronti dei laboratori privati, creando queste incongruenze di dati, tanto da far intervenire i sindaci a risolvere un problema sanitario ampiamente noto?
Qualora si fosse avuta la reale percezione dei contagi a livello regionale con i numeri dei positivi certamente in aumento, oggi staremmo ancora in zona gialla?
E ancora, la messa in sicurezza di un’intera regione e soprattutto della provincia di Isernia, con casi doppi di positivi rispetto a Campobasso, rilevando i dati certi di Isernia città, provenienti dai laboratori privati, avrebbero consentito l’immediata chiusura delle scuole, la messa in sicurezza delle RSA, ed evitato anche le morti degli anziani che stiamo registrando in queste settimane? Chi controlla il controllore?
Di seguito l’ultima ordinanza del sindaco di Isernia:
Covid.19 – Ordinanza del Sindaco d’Apollonio
OBBLIGO DI SEGNALAZIONE DELLE POSITIVITA’ RISCONTRATE CON TEST EFFETTUATI PRIVATAMENTE
Il sindaco di Isernia, Giacomo d’Apollonio, con ordinanza n. 222/2020, ha disposto che tutti i soggetti residenti e/o domiciliati nel territorio del Comune di Isernia, risultati positivi ai test molecolari e rapidi antigenici effettuati privatamente, sono obbligati a darne immediata comunicazione al proprio medico di base o pediatra di libera scelta nonché al Sindaco quale responsabile della tutela della salute pubblica (mail gabinettosindaco@comune.isernia.it);
Gli stessi soggetti positivi dovranno inoltre osservare l’isolamento fiduciario, fino a verifica o diversa disposizione da parte dell’Asrem oppure del proprio medico curante o pediatra di libera scelta, secondo le seguenti indicazioni della gestione dell’isolamento (fissate dall’Azienda sanitaria regionale con nota nr. 105794 del 29 ottobre scorso):
a) per le persone positive asintomatiche: almeno 10 giorni di isolamento dalla comparsa dalla positività con l’esecuzione di test molecolare negativo al termine di detto periodo (10 gg. + test);
b) per le persone positive sintomatiche: almeno 10 giorni di isolamento dalla comparsa dei sintomi con l’esecuzione di test molecolare negativo dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 gg, di cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).
La stessa ordinanza n. 222/2020 obbliga i laboratori di analisi e le organizzazioni e associazioni di volontariato che svolgono attività di pubblica assistenza, operanti sul territorio comunale, a comunicare al Dipartimento di prevenzione dell’Asrem e al Sindaco (mail gabinettosindaco@comune.isernia.it) i casi di presunta positività al Sars-Cov-2 riscontrati attraverso test molecolari e rapidi antigenici, riguardanti cittadini residenti e/o domiciliati nel Comune di Isernia.
Il mancato rispetto dell’ordinanza sarà punito con l’applicazione della sanzione pecuniaria di cui all’art. 7 bis del d.lgs 267/2000, fatte salve eventuali violazioni costituenti reato.