Misura 21 PSR 2014-2020, Campolieti “bene gli aiuti alla zootecnia, ma non dimentichiamo l’intero comparto agricolo fino ad oggi escluso dalle misure economiche anticovid disposte dalla regione”
“Un plauso all’assessorato alle politiche agricole guidato dall’assessore Cavaliere per aver attivato la misura 21 nell’ambito del PSR 2014-2020 per dare un aiuto concreto al settore della zootecnia” così il direttore regionale della CIA Agricoltori Italiani del Molise, Donato Campolieti ha commentato gli aiuti, attivati in queste ore e che ammontano a circa 4 milioni, in favore degli allevamenti di bovini, bufalino e ovicaprino, per combattere gli effetti della pandemia.
“La notizia del ristoro regionale – continua Campolieti – non può che rincuorare, in quanto rappresenta una boccata d’ossigeno per un settore fortemente penalizzato per le difficoltà legate alle misure di contenimento della pandemia.
Però ancora una volta – spiega il direttore CIA Molise – la regione dimentica il comparto agricolo, uno dei settori strategici, che anche in questa fase, come nella prima, ha sempre garantito l’approvvigionamento di scorte, seppure con forte difficoltà e limitazioni”.
Per il direttore Campolieti le rassicurazioni che il Presidente della giunta aveva promesso, dietro sollecitazione delle parti agricole, sono state dalla stessa regione disattese. Nessuno strumento economico ad oggi è stato attivato in favore delle imprese agricole. “La nostra posizione – commenta ancora Campolieti – è di forte delusione verso la regione, che avrebbe dovuto, con risorse proprie o attivando altri canali economici, mettere a disposizione delle imprese agricole molisane, un plafond di aiuti diretti e indiretti.
Abbiamo sempre chiesto a gran voce – chiarisce il Direttore – e lo abbiamo fatto non da ultimo in una call collettiva con il presidente Toma lo scorso ottobre, l’attivazione di misure particolari di accesso al credito, tramite Finmolise o con un fondo rotazionale, purché si procedesse in favore delle imprese agricole, che sono sempre state escluse dagli strumenti messi a disposizione finora dalla regione per tutti gli altri comparti produttivi ad accezione dell’agricoltura.
Auspichiamo – chiosa Campolieti – che la regione attivi in tempi rapidi strumenti adeguati alle esigenze dell’agricoltura, onde evitare che la forbice discriminante si allarghi sempre di più a danno degli addetti al settore primario.”