Nell’ambito di un’attività finalizzata alla tutela della sicurezza suoi luoghi di lavoro, contro lo sfruttamento del lavoro nero e il fenomeno del “caporalato”, reparti territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia e personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma, hanno passato al setaccio varie località della provincia “pentra”.
Tra Isernia e comuni limitrofi, sono stati sottoposti ad accertamenti cantieri edili ed altre attività imprenditoriali, nel corso dei quali nove persone, responsabili a vario titolo delle imprese ispezionate, sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria per violazioni alle norme connesse alla tutela dei lavoratori e per sfruttamento del lavoro nero. Si tratta di un 40enne e di un 38enne di Caserta, un 35enne di Torre Annunziata, in provincia di Napoli, un 60enne di Cerro al Volturno, un 50enne di Roma, un 55enne di Sesto Campano, un 48enne di Agnone, un 63enne ed una 58enne di Isernia.
Tra le violazioni più frequenti riscontrate figurano la mancata presenza di adeguate impalcature o ponteggi, la mancata presenza di idonee protezioni atte ad evitare la caduta dei lavoratori, la presenza di materiali vari posizionati in maniera disordinata in modo da intralciare il passaggio con grave pericolo per i lavoratori, la mancata presenza di idonei dispositivi di protezione individuale e la non corretta o mancata redazione di tutta la documentazione prevista dal piano operativo di sicurezza del cantiere e la presenza costante di lavoratori in nero.