Una parte della Rappresentanza Sindacale interna dell’Azienda Speciale “ MOLISE ACQUE “ ha convocato per il 1 marzo dalle 10.00 alle 12.00 un’assemblea del personale allargata alla partecipazione di Consiglieri ed amministratori della Regione Molise per discutere sulla proposta di legge n.136/2016 sul servizio idrico integrato che sarà trattata nella prossima seduta del Consiglio Regionale del prossimo 3 marzo.
Un’altra parte della Rappresentanza Sindacale Aziendale non condivide un’iniziativa così forte, ma non per questo non è preoccupata della crisi finanziaria, gestionale e amministrativa di MOLISE ACQUE. L’Azienda Speciale istituita con legge regionale n.37 del 1 dicembre 1999, secondo stime sindacali, vanta crediti per 40 milioni di euro nei confronti di Comuni che hanno incassato i pagamenti delle bollette dell’acqua da parte dei propri contribuenti e ancora non li versano a MOLISE ACQUE.
A ciò si aggiunge la fornitura dell’acqua ad alcuni comuni campani, alla Regione Campania e ad altri territori, su cui una Delibera del Consiglio Regionale approvata all’unanimità il 7 febbraio 2017 ha impegnato il Presidente della Giunta, l’Assessore ai Lavori Pubblici e l’intera Giunta regionale ad attivarsi con somma urgenza per recuperare tali pagamenti, ed adeguare le tariffe secondo i criteri fissati dall’Autorità Nazionale dell’Energia, dell’Acqua e del Gas. Su una materia molto delicata quale quella dell’acqua pubblica è preferibile evitare divisioni tra Sindacati, tra Comuni e Regione, e tra Utenti e Pubblica Amministrazione.
E’ preferibile ritrovare il massimo dell’unità d’intenti ad ogni livello per superare il Commissariamento di MOLISE ACQUE, eleggere ed insediare i nuovi Organi dell’Azienda Speciale nel rispetto della legge 37/1999, ricostruire il patrimonio aziendale, riscuotere i crediti vantati, pagare i debiti verso i fornitori di energia elettrica, e potenziare la società in vista dell’istituzione dell’EGAM e dell’affidamento della gestione del servizio idrico integrato delle reti comunali.
Se su questi obiettivi c’è un’oculata convergenza istituzionale ed una sana condivisione sindacale, si possono evitare forzature e divisioni, nell’interesse dei cittadini molisani, dei comuni, della regione e del personale dell’Azienda Speciale. In vista della seduta consiliare del 3 marzo si può concordare un emendamento alla proposta di legge n.136/2016 che sancisca l’affidamento della gestione del servizio ad una società in house controllata a maggioranza dai Comuni e con la partecipazione in minoranza di MOLISE ACQUE.
Se si approva tale emendamento non ci sarà bisogno di procedere alla gara da parte dell’EGAM, si preserva la gestione pubblica sia per la grande adduzione dalle sorgenti alle reti comunali e sia all’interno dei Comuni, e si pone la precondizione per potenziare MOLISE ACQUE che diventerebbe il fulcro operativo di tutto il servizio idrico integrato regionale.