di Pietro Tonti

Nel contesto di un caos tutto italiano, i cittadini non si spiegano cosa stia davvero accadendo e le perplessità animano ogni individuo, sicuro di essere amministrato a livello nazionale da folli.

Dopo tre mesi di costrizione a casa, dopo aver distrutto il tessuto produttivo nazionale e locale per il lock down da coronavirus; in seguito a sacrifici inenarrabili delle partite iva per la riapertura blindata da regole ferree, da multe salatissime ai trasgressori che se non indossano la mascherina nei locali pagano da 400 a 1.000 euro al governo di sanzioni.  Non dimentichiamo le ammende a chi veniva sorpreso fuori casa senza autorizzazione tra marzo e aprile. Oggi assistiamo anche nel Molise alla negazione di tutte le regole imposte a noi italiani, con l’avvento dei migranti tunisini che nonostante sia accertata per molti di loro la positività al coronavirus, pur applicando l’obbligo della quarantena, fuggono dalle residenze che li ospitano senza che le forze dell’ordine possano intervenire per fermarli. Su 171 ospiti nelle strutture di Campomarino e Isernia ben 72 sono fuggiti solo  due sono stati riacciuffati e diversi sono tornati spontaneamente in residenza. A che gioco il governo sta giocando sulla nostra pelle? Se questi ragazzi nord africani possono tranquillamente scappare e non essere fermati, allora vuol dire che pur essendo positivi al covid 19 non sono malati. E allora che senso ha chiudere con ordinanza nazionale le discoteche e costringere tutti dalle 18 di pomeriggio alle sei del mattino ad indossare la mascherina? Cosa cela un dispositivo governativo così anomalo? La positività rappresenta un pericolo certo o no? Gli ospedali sono vuoti, malati di coronavirus in Italia nei reparti e nelle terapie intensive si possono contare sulle dita di una mano. Allora che senso ha limitare balli e concerti? Ed ancora, mentre si obbliga alla quarantena chi è stato in vacanza in Grecia e si chiudono le frontiere, si lasciano invece aperti i porti con sbarchi quotidiani di clandestini, che seppur positivi sono smistati contro la loro volontà in centri non idonei per essere sorvegliati. La risultanza: si costringono gli operatori di Polizia, Carabinieri e Finanza ad essere inermi davanti alla fuga dei migranti. Con questo lassismo governativo si inducono le forze dell’ordine in errore, si vanifica   la loro presenza nella tutela del territorio e della popolazione residente, anzi diventano agli occhi dell’opinione pubblica discriminanti in quanto multano solo gli italiani, per gli ospiti stranieri tutto lecito. Si costringono anche le cooperative sociali che li ospitano con tutti gli operatori a esporsi a critiche inopportune, ma la vera sensazione, quella che ramifica nel singolo individuo è che siamo amministrati da personaggi pirandelliani, legati a dogmi inaccettabili che diventano pericolosi nel momento in cui quel potere lo esercitano, con le contraddizioni che sono sotto gli occhi di tutti.