di Redazione
Con il tentato golpe della mozione di sfiducia da parte delle opposizioni, non votata in consiglio regionale, si potrebbe scrivere la parola fine su un lungometraggio politico con cui i gruppi consiliari si sono avvicendati alla ricerca di una stabilità e a caccia di ruoli di rappresentanza amministrativa di rilievo, ma non è così.
I mal di pancia si evidenziano in Fratelli D’Italia, dove un comunicato a firma del Coordinamento Regionale del Molise di Giorgia Meloni convocato dal portavoce Regionale Filoteo Di Sandro, diffuso proprio nella giornata di ieri, in riferimento alla situazione politica regionale ha approvato all’unanimità un documento, con il quale Fratelli d’Italia si dissocia in maniera netta dalle scelte politiche che il governo regionale, con la propria maggioranza, ha adottato nell’ultimo periodo.
Questo vorrebbe dire che tra il sottosegretario alla Presidenza Quintino Pallante e il partito non corre buon sangue. Mentre Pallante ha chiuso l’accordo con i gruppi consiliari per garantire la continuazione del governo Toma, Di Sandro palesa estrema dissociazione con gli accordi sottoscritti dallo stesso Pallante in quanto il documento afferma:
– ancora una volta FdI, anche alla luce delle ripetute crisi di giunta regionale e continui rimpasti, non è stata mai coinvolta e resta senza un proprio rappresentante nell’esecutivo nonostante un documento politico sottoscritto prima delle regionali dai vertici nazionali di FdI, Lega e Forza Italia e nonostante i ripetuti impegni presi dal Presidente con esponenti del Partito nazionale; -Di Sandro condanna l’atteggiamento politico avuto, da parte della maggioranza consiliare, nell’estromettere i Consiglieri surrogati (e tra questi uno di FdI) quindi Scarabeo, modificando la legge elettorale in vigore, provvedimento – secondo Di Sandro – chiaramente illegittimo così come rilevato dalla Presidenza del Consiglio, rendendola addirittura retroattiva; – auspica nel più breve tempo possibile che il Consiglio provveda alla modifica della norma per permettere l’immediato reintegro dei consiglieri; – auspica un “cambio di rotta” da parte del governo regionale sia in termini politici che programmatici coinvolgendo maggiormente il Partito soprattutto sui grandi temi e problematiche che attanagliano la nostra Regione. Un chiaro segnale: o nel partito della Meloni a livello regionale non si comunica, o vi è una netta rottura tra Pallante e il resto del partito.