Il presidente della IV Commissione Consiliare, Filomena Calenda, attraverso una nota ufficiale, ha inteso chiedere al Presidente della Regione Molise, Donato Toma, di sollecitare, così come fatto da altri governatori, il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, circa la possibilità di stabilizzare i precari della scuola, considerata la situazione emergenziale che stiamo vivendo e che, in prima battuta, colpisce anche il mondo dell’istruzione molisana. “Oggi la scuola italiana deve fare i conti con metodologie nuove, sperimentate per far fronte alla pandemia e al conseguente distanziamento sociale – si legge nella nota scritta dal consigliere regionale Calenda -. In questa fase i docenti hanno dimostrato senso del dovere e capacità di adattamento, consentendo a migliaia di alunni di poter svolgere le lezioni per via telematica. Considerata l’esperienza maturata di questi insegnanti e le tempistiche brevi per quel che concerne la ripresa del nuovo anno scolastico, è auspicabile che la selezione di nuovi docenti possa avvenire per titoli e non per prove d’esame. In tal modo, infatti, così come auspicato da sindacati di categoria, da gran parte del mondo scolastico e dagli esponenti politici di diversi partiti, sarà possibile, sin dall’inizio, avere docenti in tutte le classi, al fine di dare stabilità e continuità agli insegnamenti. Si tratta di quei precari del mondo della scuola che già sono inseriti nel contesto scolastico e che ora rischiano di non farne più parte. Al contrario – ha continuato Calenda –, qualora dovesse essere effettuata la selezione per prove si assisterà a un dilatazione dei tempi che comporterà conseguenze concrete sulla didattica, con figure nuove chiamate sin dall’inizio ad affrontare una situazione emergenziale”.
Per il presidente della IV Commissione, dunque, in questa fase emergenziale, in cui tante sono le incognite riguardanti l’organizzazione del sistema scolastico, prima tra tutte l’esigenza di garantire il distanziamento sociale, sarebbe auspicabile che si dia priorità a chi già conosce e opera nel campo dell’istruzione. “In Molise – ha concluso Calenda – sono circa 250 i precari della scuola che, qualora non dovessero essere stabilizzati, rischiano di restare senza lavoro”.