In questo momento così grave sotto il profilo della salute pubblica anche i gesti più consueti della pietà umana e della solidarietà che si manifestano in occasione della dipartita di una persona cara devono cedere il passo all’esigenza di tutelare la collettivita’ da un nemico tanto insidioso come il Covid 19.
E’ questo lo spirito che anima i provvedimenti governativi per arginare l’epidemia ma certe abitudini sono dure a morire ed il clima di ottimismo che si va instaurando nel Paese in questi giorni per la flessione della curva del contagio può ingenerare pericolosi abbassamenti della guardia. In questo ambito, particolarmente qualificata e stringente è l’azione di coordinamento ed indirizzo delle FF.OO esercitata dal Prefetto di Isernia dott. Vincenzo Callea.
Tuttavia si è verificato questa mattina a Pozzilli che i componenti di un club motociclistico hanno pensato di riunirsi in uno slargo ove sarebbe passato il carro funebre che trasportava la salma di un loro amico centauro schierando le loro potenti motociclette che al passaggio della salma hanno fatto sentire forte il loro rombo.
Sul posto, poco prima che arrivasse il corteo funebre, erano però giunti anche i Carabinieri della locale Stazione coadiuvati da quelli della Stazione di Venafro e del N.O.R.M. della Compagnia di Venafro che hanno identificato gli otto motociclisti che, come una sorta di picchetto d’onore, sostavano allineati vicino alle loro motociclette sulla via che avrebbe condotto il loro amico al cimitero.
L’arrivo dei Carabinieri ne aveva assottigliato già il numero essendosi qualcuno prudentemente allontanato. Per tutti i predetti sono scattate le sanzioni amministrative previste dal D.P.C.M. in materia Covid essendo la maggior parte di essi dei comuni viciniori e non avendo giustificati motivi per sostare ove si trovavano.
Per l’esigenza di sgomberare rapidamente l’assembramento ed interrompere una condotta illecita i relativi verbali saranno inviati ai contravventori presso le loro abitazioni nei prossimi giorni. Composto e commosso invece il saluto dei concittadini del defunto che, nel rispetto della legge, hanno salutato la salma dalle loro abitazioni e dai balconi delle loro case lungo la strada percorsa dal carro funebre.
E’ forse questo uno dei casi per cui si invocherebbe comprensione ed elasticità ma come ci insegnano i fatti di cronaca della vicina provincia di Campobasso, per la riuscita della lotta al Covid, il rispetto dei divieti è fondamentale.