di Pietro Tonti
Il sindaco di Campobasso Roberto Gravina in tarda mattinata ancora in video conferenza con Questore,dirigenza Asrem e Prefetto per decidere come affrontare il cluster emergenziale dei 22 Rom positivi al tampone covid 19.
Quello che potrebbe essere deciso in questa riunione è il trasferimento dei contagiati presso una residenza alberghiera per la quarantena al fine di tenere sotto controllo gli infetti e arrestare il contagio. Il primo cittadino ha affermato che non si possono escludere nei prossimi giorni altri casi all’interno dello stesso cluster.
Oramai è chiaro che il comportamento sbagliato di questi cittadini campobassani ad un funerale ha determinato il contagio. Non si esclude comunque l’ipotesi che le 22 persone riscontrate positive possano essere curate presso la propria abitazione e solo qualora presentassero sintomi da terza fase, possano essere ricoverati al Cardarelli nel centro Covid.
Vi è in queste ore tanta apprensione, soprattutto per la questione ripartenza che questo nuovo cluster ha determinato con numeri che potrebbero mettere a repentaglio l’apertura delle attività economiche di ristorazione e bar previste dal Presidente Toma, qualora i dati del contagio fossero contenuti, alla data del 18 maggio, anticipando quella prevista dal Governo Conte al primo giugno.
Saranno i numeri quindi a dare torto o ragione alla ripartenza, che dipendono esclusivamente – come abbiamo visto – dal buon senso, dalla responsabilità dei molisani a non abbassare la guardia e usare tutte le precauzioni di distanziamento sociale adeguate, altrimenti si rischia di non uscire più da questo tormento epidemico.
Riecheggiano le parole allarmistiche dei virologi, che avevano avvertito, nella fase due, poteva esserci un’impennata di contagi e il ritorno a misure restrittive dopo la prova. Speriamo di non dover ritornare indietro alla drammatica quarantena già vissuta, sarebbe un ulteriore danno al Molise e alla sua già fragile economia.