Accogliamo con favore l’annuncio del Presidente Toma rispetto alla riprogrammazione delle risorse europee che dovranno essere messe in campo a sostegno della ripresa. Per quanto fin ora si era tentato, attraverso alcuni interventi, di porre argine alla crisi, occorre una vera scossa e questa potrebbe essere quella giusta.
Così la Segretaria generale della UIL, Tecla Boccardo.
La pandemia da Coronavirus ormai ha generato, parallelamente all’emergenza sanitaria, quella economica e quella sociale, probabilmente la più rischiosa.
Adesso, per tamponare queste difficoltà, è opportuno accelerare i tempi e rendere disponibili queste somme, molto consistenti.
La Commissione Europea, ricorda la sindacalista della UIL, per sostenere le economie a vario livello, ha modificato alcuni Regolamenti Europei relativi alla (Ri)programmazione dei Fondi Strutturali e di Investimento 2014-2020, così che gli Stati e le Regioni potranno utilizzarli con maggiore flessibilità e saranno in grado di mobilitare maggiori risorse per aumentare e ampliare i programmi di lavoro a breve termine.
Alcuni giorni fa, a riguardo, si è tenuto un incontro tra le nostre Confederazioni e il Ministro per il Sud e la Coesione Territoriale, Giuseppe Provenzano, per approfondire “i contorni” di un piano nazionale per la riprogrammazione e l’accelerazione della spesa dei fondi europei.
Sul tavolo, circa 10 miliardi di euro di fondi comunitari (7,1 miliardi di euro di risorse allocate a livello regionale e 2,9 miliardi di euro di risorse allocate a livello nazionale), già stanziati per il 2014-2020 da destinare all’emergenza sanitaria, economica e sociale.
Il piano da condividere con le Regioni si basa su 5 priorità: 1.emergenza sanitaria (acquisto di materiale sanitario, assunzione di personale a tempo determinato, infrastrutture sanitarie); 2. istruzione e formazione con lo sviluppo del “digital divide”; 3.risorse per le imprese per far ripartire il sistema economico; 4.lavoro con interventi per il sostegno al reddito; 5.aiuti alimentari e sostegno per la cura delle persone e per le fasce sociali a rischio.
Adesso, prosegue Boccardo, anche in Molise bisogna replicare questa attività di dialogo istituzionale, attivando il necessario tavolo di partenariato economico e sociale per discutere della riprogrammazione delle risorse, concordando insieme le priorità sulle quali intervenire, nel perimetro delle 5 linee di azione definite a livello nazionale.
Ora che l’Europa concede maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse disponibili, anche grazie al lavoro del Governo Conte, acceleriamo sulla riprogrammazione di economie fondamentali per il Molise con percorsi e progetti di qualità, affiancati a una spesa virtuosa.
Non abbiamo più scuse e non dobbiamo cercare alibi, conclude Boccardo: subito un Patto per il Rilancio del Molise, che preveda una riprogrammazione delle risorse, una velocizzazione della spesa, la riduzione della burocrazia e un utilizzo dei fondi verso obiettivi precisi, come lavoro, politiche sociali, sanità, ambiente, infrastrutture.
La nostra capacità di definire presto, concordare le azioni e spendere bene le risorse farà la differenza. E mai come adesso ne abbiamo bisogno.