La ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti ha firmato, ieri 2
aprile, il decreto con iter straordinario per l’erogazione di 30 milioni di fondi
antiviolenza. Il decreto prevede inoltre che la parte di risorse – 10 milioni – destinata a
specifiche attività collaterali per il contrasto della violenza (20 milioni sono invece
destinati all’attività ordinaria dei centri antiviolenza e delle case rifugio) dovrà essere
«prioritariamente impiegata per il sostegno delle iniziative che i centri antiviolenza e
le case rifugio devono adottare in questi giorni per far fronte all’emergenza da
Coronavirus». “La manovra straordinaria – spiega il presidente di IV Commissione,
Filomena Calenda – consente che i fondi dovuti ai centri antiviolenza e alle case
rifugio dal 2019 giungano alle Regioni senza che le stesse abbiano inviato la
necessaria programmazione”. Una misura straordinaria e necessaria, che presta
massima attenzione alle donne, vittime di violenza. A sottolineare quanto sia
fondamentale in questo periodo, non solo ad abbassare la guardia, ma ad essere
ancora più vigili è la circolare del ministero dell’Interno, dipartimento pubblica
sicurezza, firmata dal capo della polizia Franco Gabrielli il 27 marzo scorso.
“Ben conoscendo – chiosa il Presidente Calenda – il lavoro che i centri antiviolenza e
le case rifugio stanno continuando ad assicurare in questi giorni di emergenza,
superando, con dedizione, le molte difficoltà e i rischi legati al contagi, a loro va la
mia gratitudine e spero che la norma venga recepita dal Molise velocemente e
auspicando che i fondi vengano trasferiti direttamente ai centri antiviolenza e alle
case rifugio, in modo da semplificare l’iter e accelerare l’erogazione”.