Il Consigliere regionale Aida Romagnuolo ha presentato una proposta di legge –contraddistinta con il n. 121- concernente: “Disposizioni in materia di pescaturismo ed ittiturismo”.
La Pdl, prendendo atto che nell’attuale contesto socio-economico ed ambientale le attività di pescaturismo ed ittiturismo rappresentano importanti opportunità sia lavorative che di educazione ambientale e quindi di promozione del nostro territorio –spiega il Consigliere presentatore nella relazione illustrativa –, intende dare un aiuto alle imprese del settore per stare al passo con quelle delle altre Regioni.
L’art. 1, infatti, prevede che la Regione promuova la multidisciplinarietà della pesca marittima, anche verso i settori del turismo, della ristorazione e dell’ospitalità, al fine di valorizzare la pesca tradizionale e il ruolo degli imprenditori ittici, nell’ottica della creazione di nuova occupazione, in particolare giovanile.
Nell’articolato viene poi rilevato che per pescaturismo si intende l’attività di pesca professionale esercitata dagli imprenditori ittici, in forma individuale, societaria o cooperativa, consistente nell’imbarco su unità da pesca di persone che non fanno parte dell’equipaggio per finalità turistico ricreative.
Per ittiturismo, invece, si intende la pesca professionale esercitata dagli imprenditori ittici, in forma singola, societaria e cooperativa, nella quale sono ricomprese le attività: 1) di ospitalità; 2) di somministrazione di alimenti e bevande e di ristorazione; 3) didattiche, ricreative, culturali e di servizi, finalizzate alla corretta fruizione degli ecosistemi e delle risorse della pesca e alla valorizzazione degli aspetti socio-culturali delle imprese ittiche.
La pdl, quindi, specifica che, oltre alle attività di pescaturismo e ittiturismo, possono essere svolte anche le attività connesse quali: a) la trasformazione, la distribuzione e la commercializzazione dei prodotti della pesca; b) le azioni di valorizzazione dei prodotti ittici locali, anche con specifiche campagne promozionali; c) interventi legati all’uso sostenibile degli ecosistemi acquatici e alla tutela dell’ambiente marino e costiero, con particolare riferimento alla prevenzione e al recupero delle plastiche in mare; d)
le attività di informazione e promozione tese a favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura e dei mestieri del mare, nonché quelle di sensibilizzazione ed educazione ambientale, conoscenza e rispetto dell’attività ittica e dei cicli produttivi, sana e corretta alimentazione, qualità salutistiche e nutrizionalidelle produzioni ittiche, rivolte, in particolare, ai giovani e al mondo della scuola.
Viene inoltre previsto che la Regione Molise promuova e favorisca la conclusione di accordi di filiera tra produttori locali e imprenditori ittici che svolgono attività di pescaturismo e ittiturismo, al fine di favorire l’utilizzo dei prodotti da filiera corta e dei prodotti provenienti dal mercato locale, conformemente a quanto previsto dal Programma di sviluppo rurale della Regione Molise.
L’iniziativa legislativa passa ora all’attenzione della Commissione consiliare competente per
l’espressione del parere di rito, per poi giungere all’attenzione del Consiglio regionale per le
determinazioni finali.