Di Domenico Angelone
E’ giunto il momento di fare un plauso a chi nel corso degli ultimi 50 anni è riuscito ad amministrare la provincia, la citta di Isernia preservandola dal turismo. I cittadini devono ringraziare oggi tutte le istituzioni per il lavoro svolto, cercando di evitare che la principale attrattiva fosse gestita dai molisani come il Paleolitico, nelle facoltà dell’Università di Ferrara e del Prof. Carlo Peretto.
Dobbiamo incensare quanti non hanno permesso la gestione di un target di incoming turistico. Ricordiamo con quale impegno l’allora Assessore al Turismo della Provincia pentra Florindo Di Lucente, con Emilia Vitullo, avevano trovato la disponibilità delle Acli per far approdare in questa terra oltre 30.000 persone l’anno quali visitatori. Fortunatamente, iniziativa frenata bruscamente dall’allora presidente di turno.
Dobbiamo benedire la scomparsa delle principali filiere produttive della Ittierre e della GTR che portavano in questo territorio migliaia di persone da ogni dove. Ci preme doverosamente esprimere riconoscenza ai tanti sindaci che nel corso degli anni ad Isernia hanno assistito alla chiusura di aziende artigiane e commerciali senza intervenire in alcun modo.
Altresì non possiamo non menzionare la lungimiranza dei proprietari dei locali a piano strada che nel corso degli anni, nonostante la crisi, non sono scesi a compromessi abbassando i costi dei fitti, non permettendo ad alcuno di poter rilanciare il commercio.
Come possiamo non essere d’accordo con l’attuale esecutivo comunale che intelligentemente ha affidato la gestione delle strisce blu ad un’azienda che ha aumentato a 80 centesimi l’ora la sosta dei veicoli, cercando di evitare che anche chi viene da fuori regione possa restare in città troppo tempo.
Oggi vogliamo premiare e benedire le istituzioni molisane tutte, che hanno impresso nelle nuove generazioni la consapevolezza che devono andare fuori per studiare, per lavorare e devono rimanerci per sempre. Tornare massimo due volte l’anno a Natale e ad agosto, poi ognuno deve ritornare da dove è venuto, qui non li vogliamo.
Un grazie a tutti i politici anche in questa occasione nessuno escluso che sono stati in grado di eliminare ogni velleità di lavoro in questa terra, dove grazie al modus operandi di tutti, nemmeno gli extracomunitari hanno trovato l’humus per restare.
Oggi la riconoscenza al lavoro svolto in ogni epoca in direzione del fenomeno coronavirus, l’unica provincia d’Italia a non avere ancora un caso del covid – 19 e tutti ci invidiano, ma non sanno come si è giunti a tanto, dopo un lavoro indefesso di tutti negli ultimi 10 lustri.
Era giusto ringraziare gli artefici di cotanto successo.