Campobasso, 27.02.2020 – Mezza Italia è in piena emergenza per la diffusione del coronavirus e la preoccupazione e le difficoltà non riguardano sono lo stato di salute dei singoli individui ma anche il mondo del lavoro. Negli ultimi giorni, infatti, a lanciare l’allarme sono stati imprese e lavoratori.
Soprattutto in alcune regioni settentrionali l’economia sta subendo gravi danni.
“Numerose aziende si sono attivate con lo smart working – ha sottolineato il presidente di Confprofessioni Molise , Riccardo Ricciardi – Una modalità che andrebbe sempre più promossa non solo per le pubbliche amministrazioni e le imprese, ma anche per i liberi professionisti, prevedendo analoghe facilitazione. Lavorare da casa attraverso i mezzi telematici potrebbe rappresentare una grande opportunità in diverse settori e potrebbe abbattere non poco i costi gestionali, sia per gli stessi datori di lavoro che per i dipendenti”.
Intanto, fino al 15 marzo, nelle aree del nord del Paese, coinvolte più di altre dal Coronavirus e definite zone rosse, è stato applicato lo smart working. Lo ha previsto il Ministero del Lavoro a fronte di una situazione in continua evoluzione. È invece atteso il provvedimento del governo circa le misure di contenimento e, presumibilmente, di rilancio rivolte alle imprese e ai lavoratori.