Lettera aperta all’assessore Facciolla
Non sono un” ballerino” e, per stazza, ho qualche difficoltà a considerarmi “nano”.
Nel leggere le parole dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vittorino Facciolla, non posso non esimermi da alcune considerazioni. Ed è a lui che mi rivolgo.
Resto sconcertato dai tuoi commenti, sia per la forma che per la sostanza.
La prima si addice poco ad un vice presidente di Regione.
La seconda invece è priva di qualunque contenuto volto ad azioni concrete che abbiano un effetto positivo sulla realtà territoriale.
Utilizzando il tuo linguaggio e restando in tema, ti consiglio di indossare di nuovo i pantaloni corti e ripensare a quando e quanto lo Zuccherificio sia stato fondamentale per lo sviluppo e l’economia dell’intero Molise. Nel valutare il vostro atteggiamento nei confronti dell’azienda saccarifera, certamente non si può parlare di risultato raggiunto per l’attuazione di una politica.
LA POLITICA HA IL DOVERE INELUDIBILE DI AGIRE PER TUTELARE L’ECONOMIA DI UN TERRITORIO NON DI RESTARE FERMA ACCOMPAGNANDO LE AZIENDE ALLA MORTE come avete fatto voi con lo Zuccherificio, ma anche in altre occasioni, assistendo alla fine di un’impresa storica per lo sviluppo del Basso Molise.
Sempre indossando i pantaloncini, dovresti anche ricordare quanto impegno economico è stato profuso negli anni dalla Regione Molise e dai governi nazionali proprio per sostenere la filiera saccarifera molisana.
Quanto è contraddittoria la politica attuale!
Da un lato si comporta attuando uno sfrenato liberismo, dall’altro si rifugia nell’unica soluzione che riesce a costruire per i cittadini (ai quali non rimane altro a cui aggrapparsi) utilizzando i fondi pubblici per cassa integrazione e area di crisi di diverso genere.
Per comprendere queste contraddizioni, però, occorrerebbe indossare i pantaloni un po’ più lunghi.
Ai molisani tutti dico che resto fermamente convinto, senza essere né un nano né un ballerino, che la filiera saccarifera DOVEVA essere sostenuta da una politica di accompagnamento finanziario.
Ci accorgeremo nei prossimi anni di quanti errori ha compiuto questo governo regionale.
Oggi a toccare con mano lo scempio sono solo i disoccupati dell’intero Molise.
Michele Iorio