di Redazione
Negli ultimi 10 anni hanno chiuso i battenti in Molise oltre 1.000 imprese artigiane. Un dato inquietante che rispecchia l’andamento negativo nazionale che non si discosta da quello nostro, Nei primi 6 mesi di quest’anno lo stock delle imprese artigiane è diminuito di 6.564 unità.
“La crisi, il calo dei consumi, le tasse, la mancanza di credito, sono le cause che hanno costretto molti artigiani a cessare l’attività. E per rilanciare questo settore è necessario, oltre ad annullare le imposte in un’area no tax nel Molise per almeno 5 anni, e alleggerire il peso della burocrazia, rivalutare il lavoro manuale.
Negli ultimi 40 anni c’è stata una svalutazione culturale che è stata spaventosa. L’artigianato è stato dipinto come un dinosauro, destinato all’estinzione e per riguadagnare il ruolo che gli compete ha bisogno di robusti investimenti nell’orientamento scolastico e nell’alternanza tra la scuola e il lavoro, rimettendo al centro del progetto formativo gli istituti professionali che in passato sono stati i volani principali nel favorire lo sviluppo economico del Paese.
Oggi, percepiti dall’opinione pubblica come scuole di serie b. Per alcuni, infatti, rappresentano una soluzione per parcheggiare per qualche anno quei ragazzi che non hanno una grande predisposizione allo studio. Per altri costituiscono l’ultima chance per consentire a quegli alunni che provengono da insuccessi scolastici, maturati nei licei o nelle scuole tecniche, di conseguire un diploma di scuola media superiore”. Eppure nonostante la crisi e i problemi generali che assillano l’artigianato non sono pochi gli imprenditori di questo settore che segnalano la difficoltà a trovare personale disposto ad avvicinarsi a questo mondo.
Si fatica a reperire nel mercato del lavoro giovani disposti a fare gli autisti di mezzi pesanti, i conduttori di macchine a controllo numerico, i tornitori, i fresatori, i verniciatori e i battilamiera. Senza contare che nel mondo dell’edilizia è sempre più difficile reperire carpentieri, posatori e lattonieri.
Più in generale, comunque, l’artigiano di domani sarà colui che vincerà la sfida della tecnologia per rilanciare anche i “vecchi saperi”. Alla base di tutto, comunque, rimarrà il saper fare che è il vero motore della nostra eccellenza manifatturiera”, ma il rilancio reale si avrà nel Molise nel momento in cui le istituzioni saranno capaci di dialogare con il Governo e indurre ad eliminare la tassazione per gli artigiani almeno per cinque anni, altrimenti anche tutta la buona volontà e gli indirizzi scolastici, saranno vanificati dall’impossibilità di fare impresa.