di Pietro Tonti
Il nuovo Piano Operativo sanitario questa chimera imperscrutabile, che determinerà le sorti degli ospedali pubblici molisani resta uno dei misteri più grandi del momento. Cacciatori di spettri e di tesori, potrebbero occuparsi di trovare nei meandri del palazzo dell’Asrem questo documento fondamentale per la vita dei cittadini molisani, che ignorano totalmente le sorti dei reparti dell’ospedale Veneziale di Isernia, o il Caracciolo di Agnone. Le proteste dei cittadini nel terrore di perdere un presidio indispensabile di salvaguardia della salute pubblica sono giunte, forse tardivamente in piazza per mostrare le loro lagnanze con le istituzioni per la paventata chiusura del reparto di Oncologia ad Isernia. Certamente vi è oltre al mistero, una confusione totale sull’argomento, dove anche i principali artefici della vita dei cittadini, le istituzioni locali brancolano nel buio, aggregandosi alle manifestazioni di protesta, scendendo in piazza al fianco dei cittadini, pur ignorando totalmente il testo e le misure stabilite nel Piano Operativo Sanitario 2019/2021 in via di approvazione. Ed è l’ermetico comportamento del commissario e sub commissario alla sanità a generare drammatiche prospettive, non dialogano, non informano, quando lo fanno bisogna essere armati di tenaglie per tirare dalle loro bocche qualche informazione. Se parlano, lasciano dubbi, incertezze a cui si può pensare a tutto e il contrario di tutto. Insomma è facile travisare, farsi un’idea sbagliata e capire fischi per fiaschi. Il sindaco Giacomo d’Apollonio lo ha percepito, ed ha chiesto un incontro urgente con il Commissario, il Sub Commissario alla sanità della Regione Molise e col Direttore generale dell’Asrem. A tale incontro Saranno invitati tutti i sindaci dell’Ambito territoriale Sociale di Isernia, per cercare di comprendere finalmente e, non è dato sapere se questa richiesta andrà in porto e se, qualora andasse in porto, restano i dubbi che saranno date le giuste spiegazioni sul Piano Operativo Sanitario e sul futuro del nosocomio isernino. D’Apollonio si augura di appurare quali sono le reali intenzioni dei vertici Asrem, rappresentando tutte le preoccupazioni dei cittadini, allarmati per le paventate riduzioni dei servizi che, stando ad indiscrezioni raccolte anche dagli organi di stampa, riguarderebbero settori particolarmente sensibili quali le malattie tempo-dipendenti e le emergenze-urgenze, nonché reparti il cui ridimensionamento arrecherebbe forti ripercussioni su pazienti affetti da gravi patologie e costretti a terapie salvavita lunghe e faticose.
Indiscrezioni e ancora, solo indiscrezioni , ma concretamente resta il mistero che sarà svelato in un incontro pubblico? Chissà.