«Tagliare sui bambini è davvero un risparmio?». Il quesito, che è anche il nome di un importante studio nazionale sui costi economici e sociali della violenza sui minori, è esplicativo degli obiettivi della proposta di legge presentata dal consigliere regionale, Filomena Calenda, dal titolo: “Task Force regionale per la tutela e il contrasto delle violenze a danno di persone minorenni”.
Redatta in collaborazione con esperti in ambito psicosociale e criminologico, nonché con il Garante Regionale dei Diritti della Persona, la pdl mira a creare una rete di attori istituzionali e sociali che rispondano, attraverso iniziative ed azioni mirate e concordate, alla domanda sociale di prevenzione del disagio dell’infanzia e dell’adolescenza. Passo successivo sarà la realizzazione di interventi di tutela efficaci e tempestivi.
I fatti di cronaca che negli ultimi mesi hanno interessato anche la nostra regione sono la testimonianza di quanto sia urgente e indispensabile dotarsi di strumenti normativi capaci di individuare e affrontare tale problematica.
Attraverso questa proposta di legge si vuole offrire una risposta che vada oltre quella penale, in accordo con l’attuale ordinamento legislativo, che prevede interventi civili a tutela del minore vittima di abuso e maltrattamento.
Sono previste, inoltre, azioni volte ad aumentare la consapevolezza della collettività sul fenomeno a fini preventivi, favorendo la riflessione e l’interazione di più livelli istituzionali e privati. Alla base della azioni di sistema è posta la costituzione di una Task Force che sarà garante di un nuovo servizio polifunzionale e altamente specialistico, composto da professionalità specificatamente formate sul tema dell’abuso e del maltrattamento a danno di persone minorenni.
«La proposta di legge – ha dichiarato in merito Filomena Calenda – vuole dotare la Regione Molise di uno strumento innovativo e all’avanguardia per quanto riguarda la prevenzione, l’individuazione e la gestione di episodi di violenze sui minori. Un lavoro di squadra che ha dato i suoi frutti. Attraverso l’ascolto degli attori chiamati a operare in questo delicato ambito siamo riusciti a formulare un documento normativo capace di rispondere concretamente alle loro esigenze e, soprattutto, a dare un supporto valido alle vittime di questo fenomeno».