di Tonino Atella
Sono tornati al loro posto e fanno nuovamente bella ed interessante mostra di se in apposito espositore del Museo Archeologico Santa Chiara di Venafro. Trattasi degli storici Scacchi di Venafro (IX sec.), i più antichi scacchi d’Europa, che erano stati solo momentaneamente riposti per far spazio ad altro importantissimo reperto storico appena arrivato a Santa Chiara, la bellissima olla rinvenuta nel sito monacale di San Vincenzo al Volturno.
A tempo di record però, data la loro importanza storica, gli undici pezzi di osso di animale adulto, rinvenuti ad inizio ‘900 nel corso di scavi privati in località Chiaione di Venafro, periferia ovest della città, e facenti parte di arredo funerario di personaggio importante, sono tornati in esposizione al primo piano del sito museale per la gioia dei visitatori del Museo stesso,tanto ricco di arte, storia, reperti e testimonianza ma relativamente visitato. Tornando agli storici Scacchi di Venafro per anni erano stati prima in esposizione e quindi riposti in un deposito del Museo di Napoli, mancando a Venafro apposito Museo.
Una volta allestito nell’ex Convento di Santa Chiara a Venafro un apposito servizio museale, ci si adoperò dalla città del Molise dell’ovest perché tali importantissimi Scacchi rientrassero, cosa avvenuta qualche decennio addietro con ovvia soddisfazione di appassionati e personaggi della cultura e della storia della nostra regione, nonché degli scacchisti molisani. Tra l’altro, si ricorda, il rientro degli Scacchi di Venafro indussero all’organizzazione del I° Torneo Internazionale di Scacchi a Venafro, con importanti partecipazioni di maestri di scacchi italiani e stranieri, alcuni dei quali arrivati anche dall’est europeo.