Far parte di una squadra significa vincere e perdere insieme. La sconfitta che il centrodestra ha registrato a Campobasso è frutto di errori dell’intera coalizione. Trattative interminabili che hanno generato instabilità e confusione nell’ elettorato. È stato un grosso errore sottovalutare il peso specifico del ballottaggio, convinti che i risultati del primo turno avessero condotto la D’Alessandro a una vittoria data per certa.
La macroscopica falla parte già dall’ aver interrotto prematuramente il dialogo con i movimenti civici, vere espressioni delle volontà degli elettori. Sono molteplici le cause di questa débâcle. Nascondersi dietro un unico capro espiatorio non giova a nessuno. Meglio prendere subito coscienza e consapevolezza di quanto accaduto e da questo ripartire per tornare ad essere il centrodestra che vinceva a mani basse, così come accaduto alle scorse elezioni Regionali.
Questo risultato dovrà essere da monito per le future competizioni elettorali. Dagli errori si deve sempre imparare. Al contempo, sono pienamente convinta che anche in Consiglio regionale la sconfitta possa servire a serrare i ranghi e, soprattutto, a lavorare per il bene dei molisani. Tante, troppe, le problematiche ancora sul tavolo che non sono state risolte. Dializzati, ex Ittierre, disoccupazione, è solo risolvendo queste tematiche che si potrà dare risposte concrete ai cittadini.