Sanità regionale, Scarabeo: Occorrono misure straordinarie per uscire dallo stato emergenziale in cui ci troviamo oggi a causa della sciagurata gestione commissariale dell’era Frattura.

La nostra sanità regionale versa in una situazione che è a dir poco allarmate, ci stiamo avviando lentamente verso il punto di non ritorno. Vanno messe in campo misure straordinarie per uscire dallo stato emergenziale in cui ci troviamo oggi a causa della sciagurata gestione commissariale dell’era Frattura. E’ per quelle scelte sciagurate dell’epoca, se oggi i molisani pagano un mutuo trentennale per ripianare il debito della sanità che, insieme ai tagli e ai risparmi hanno, praticamente piegato la sanità pubblica. L’ex Presidente delle Regione, tra le altre cose, si porta sulle spalle anche la responsabilità di essere stato assente in Conferenza delle Regioni in occasione del voto sul famigerato Decreto Balduzzi. Sono sempre di più, purtroppo, i molisani che oggi pagano di tasca propria i servizi sanitari che il servizio pubblico non garantisce più con celerità e soprattutto sul territorio di appartenenza. Il sistema sanitario regionale deve essere potenziato e non mortificato con azioni che ci catapulterebbero ai tempi medioevali. Nel Molise stiamo pagando, purtroppo, le scelte di tagli lineari alla sanità, della riduzione indifferenziata della spesa pubblica e la conseguente chiusura di ospedali e reparti. La Costituzione tutela la nostra salute, anche se ogni giorno dobbiamo scontrarci con una realtà ben diversa: lunghe liste d’attesa, mancanza di posti letto, costo dei ticket elevato e personale sempre insufficiente per offrire un servizio pubblico accettabile. Resto convinto, perciò, che è giusto dare sostegno alle legittime richieste di chi vuole che la Sanità pubblica sia idonea ad offrire i Livelli Essenziali di Assistenza con una equità di accesso alle cure in una regione, il Molise, che di problemi seri ne ha già tanti altri da risolvere.