Fari puntanti sul sociale e sul taglio degli sprechi, questi gli elementi essenziali che, a detta del consigliere regionale Filomena Calenda, dovrà avere il documento contabile di previsione della Regione Molise che il Consiglio Regionale, nella prossima seduta, si appresta ad analizzare. «La mia esperienza politica e professionale, oggi avvalorata dall’incarico di presidente di IV Commissione Consiliare Permanente – ha dichiarato in merito Filomena Calenda –, mi spinge a non abbassare la guardia sulle tematiche del sociale. Il bilancio di previsione dovrà tener conto, innanzitutto, delle categorie svantaggiate, di coloro che ancora oggi necessitano di risposte concrete. Diversamente abili, persone affette da malattie rare, ma anche indigenti e chi, purtroppo, ha perso il lavoro, sono tanti, troppi i cittadini che guardano con interesse a ciò che si deciderà a Palazzo D’Aimmo. Senza scadere nel mero assistenzialismo, sono convinta che la Regione debba e possa fare di più per sostenere tutte queste categorie. A partire da sabato prossimo 27 aprile, giorno in cui è prevista la seduta consiliare, si scriverà una pagina importante per il Molise. È giunto il momento di iniziare a dimostrare che davvero siamo il volto nuovo della politica».
Il consigliere regionale ha fatto sapere che già da diverse settimane è al lavoro per analizzare nel minimo dettaglio il documento contabile: «Ho già dichiarato nei giorni che non voterò il bilancio a scatola chiusa. La mia posizione politica, di estrema indipendenza, mi permette di valutare tutti i provvedimenti che saranno discussi in Consiglio, senza l’incombenza di dover rispondere a logiche partitiche. Sarò pronta a licenziare solo i provvedimenti che riterrò idonei al perseguimento del bene comune. Se dovesse essere necessario, dunque, sarò pronta a presentare in aula anche una serie di emendamenti al bilancio», ha continuato Filomena Calenda che subito dopo ha puntato l’attenzione su un altro aspetto che ritiene di fondamentale importanza: la lotta agli sprechi. «I molisani ci chiedono il buon esempio, tagliare il superfluo non è diventata solo una questione etica bensì economica. Tali somme, infatti, potrebbero essere reinvestite per creare nuovi posti di lavoro e aiutare chi è in difficoltà. Il futuro del nostro Molise passa anche da queste buone pratiche che spero il bilancio di previsione abbia previsto».