«La grave situazione in cui versa il sistema sanitario molisano necessita di prese di posizioni forti e, soprattutto, di provvedimenti che garantiscano nel POS 2019-2021 livelli di assistenza adeguata in tutto il territorio regionale. Gli aspetti economico-contabili non dovranno prevalere rispetto al diritto alla salute dei cittadini», queste le dichiarazioni del consigliere regionale Filomena Calenda che si è detta seriamente preoccupata per quanto emerso dal tavolo tecnico tenutosi nei giorni scorsi a Roma e dall’incontro tra il presidente della Regione Molise, Donato Toma, e la struttura prefettizia.
Il presidente della IV Commissione Consiliare Permanente ha preso atto dalla stampa che giovedì scorso, 18.04.2019, si è tenuta una riunione del Consiglio dei Ministri presso la Prefettura di Reggio Calabria per attuare provvedimenti ad hoc riguardanti la sanità calabrese, anch’essa alle prese con il rientro dal debito. «Credo che la situazione della sanità molisana non sia da meno rispetto a quella calabrese – ha dichiarato Calenda –, motivo per cui nella mattinata odierna ho formalmente fatto richiesta al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, di prevedere la possibilità di programmare una riunione del Consiglio dei Ministri presso la prefettura di Isernia, capoluogo di provincia in cui il presidio ospedaliero sta facendo costantemente i conti con la riorganizzazione e, soprattutto, con gli ingenti tagli che riguardano personale, ambulatori e interi reparti».
La riunione dovrebbe affrontare nello specifico, così come accaduto nel citato caso di Reggio Calabria, le problematiche inerenti la sanità molisana. «Ancorché – si legge nella nota inviata al Presidente Conte –, qualora tale richiesta dovesse avere esito positivo, rappresenterebbe un segnale di vicinanza concreto a tutti i cittadini molisani che quotidianamente sono costretti a fare i conti con i disservizi legati alla mala gestio del sistema sanitario e che ora temono un ulteriore decremento dei livelli di assistenza sanitario, mettendo a rischio lo stesso diritto alla salute dei molisani».
Nella missiva inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, inoltre, Calenda entra nel dettaglio della situazione sanitaria molisana. «Serve una programmazione seria in quanto si assiste ad un esodo continuo di medici, alla carenza di candidati ai concorsi pubblici in ambito sanitario e alla soppressione di servizi e reparti fondamentali nei presidi ospedalieri pubblici di questa regione». Inoltre, considerate le peculiarità del territorio molisano, soprattutto da un punto di vista geomorfologico e legate a una carenza atavica di arterie di collegamento veloce, appaiono necessari provvedimenti ad hoc al fine di garantire livelli di assistenza sufficienti in considerazioni di suddette peculiarità, come ad esempio l’istituzione di ospedali di area disagiata.
«Spero che il premier Conte e il Consiglio dei Ministri – ha concluso Calenda – prenda in considerazione tale richiesta. Mi batterò fino all’ultimo affinché venga garantito ad ogni molisano il costituzionale diritto alla salute. Esprimo, infine, la mia vicinanza a tutti i comitati che in queste ore si stanno battendo per difendere la sanità pubblica. Come già ho avuto modo di riferire agli organizzatori del sit-in di protesta tenutosi giovedì scorso dinanzi all’ospedale “F.Veneziale” di Isernia, impegni istituzionali non mi hanno permesso di partecipare, ma condivido pienamente l’iniziativa e i risultati che vuole ottenere».