L’appuntamento rischia di saltare per mancanza di organizzatori ed il Sindaco Ricci chiama tutti a raccolta per garantire i festeggiamenti
di Tonino Atella
Sos Festa di San Nicandro a Venafro ed il Sindaco Ricci chiama la popolazione a raccolta al fine di garantire i prossimi festeggiamenti patronali di metà giugno, che sono decisamente a rischio per mancanza di organizzatori . Al momento, e siamo a due mesi circa dagli attesissimi, tradizionali, popolari e plurisecolari festeggiamenti civili e religiosi in onore dei Santi Martiri Nicandro, Marciano e Daria, finiti dal boia pagano dell’antica Roma nel 303 d.C. ai tempi dell’Imperatore Diocleziano, al momento -si diceva- tali festività sono assai in forse. Non si trovano cioè persone disposte ad organizzarle, dopo che Presidente e Comitato Festa dell’ultimo decennio avevano fatto sapere da tempo la loro indisponibilità a riproporsi anche per il 2019. Mancano cioè “ i mast’ r’ festa “ per dirla in gergo dialettale cittadino, ossia gli organizzatori del trittico festivo del 16, 17 e 18 giugno prossimi. La conferma è arrivata nel corso di recenti riunioni promosse dalla Pro Loco per individuare persone ambosessi e di ogni età disposte a rimboccarsi le maniche per allestire gli attesissimi appuntamenti patronali di metà giugno. Ci si tornerà ad incontrare nel tentativo di allestire in extremis un comitato festivo, ma al momento il rischio che salti la festa civile per celebrare i Santi Martiri della città sono più che concreti. Sere addietro era presente all’ennesimo incontro presso l’ex Palazzo Armieri di piazza Vittorio Veneto lo stesso sindaco di Venafro, Alfredo Ricci, che ha dovuto constatare a sua volta le difficoltà a mettere sù l’organismo festivo per il trittico patronale di fine primavera. Lo stesso primo cittadino di Venafro, vista la situazione decisamente delicata, si è dichiarato pronto ad ulteriori iniziative e summit per risolvere il più che delicato problema, invitando chi lo desidera a proporsi quale organizzatore per garantire la storica tradizione festiva patronale della città. In effetti, ma l’augurio di ciascun venafrano è che tanto non avvenga, sarebbe la prima volta nella storia civile e religiosa di Venafro che la tradizionale e tanto partecipata Festa di San Nicandro, come viene solitamente definito l’appuntamento di metà giugno, non si terrebbe, cosa assai grave per la collettività cittadina e come tale da evitare. Del resto dalla Pro Loco c’è stata massima chiarezza : senza un comitato numeroso, ben articolato e disposto ad operare non verranno firmati contratti di tutto quanto attiene la festa civile, per cui sarà organizzata la sola festività religiosa, cioè celebrazioni, riti e processioni. Se tanto sarà, ribadiamo, si tratterà della prima volta che Venafro e l’intera Diocesi d’Isernia/Venafro resteranno senza la tradizionale e completa Festa di San Nicandro, Martire che ricordiamo è il Patrono di Venafro e Protettore dell’intera Diocesi d’Isernia/Venafro, dal che appunto la sua assoluta importanza per l’intero Molise occidentale. Un’assenza sostanziale, perciò, il paventato venir meno della Festa patronale venafrana di metà giugno, eventualità che si sta cercando in ogni modo di evitare alla città, alla sua comunità ed alla Diocesi del Molise occidentale. Le difficoltà però sono consistenti, per cui si resta col fiato sospeso in attesa di buone nuove. Ci saranno nel breve tali buone nuove ? Si troverà cioè gente disposta ad organizzare in toto il trittico patronale venafrano 2019 ? Non resta che augurarselo di vero cuore !
Tonino Atella