L’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco” di Isernia è stato inserito nella rete FISCHIO (Federazione Istituti per lo sport che include e orienta), un progetto finanziato dal MIUR e volto a favorire i processi di inclusione attraverso lo svolgimento di attività motorie e sportive. Della rete fanno parte 26 istituti scolastici, in rappresentanza di tutte le regioni d’Italia e di alcune associazioni che affiancano le scuole nella progettazione.
L’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco”, affiancato dall’associazione romana “Alveare per il Sociale”, ha presentato un elaborato dal titolo «Giochi senza frontiere di tempo» che coinvolge alcune classi della scuola media “Andrea d’Isernia”, per un totale di 70 alunni. Il progetto inizia con una “corsa” a ritroso nel tempo, fatta di racconti da cui dovranno rinascere i giochi che coinvolgevano intere comunità nei giorni di festa. La riscoperta dei giochi tradizionali sarà accompagnata anche dalla riscoperta di canti e filastrocche. Nel progetto saranno coinvolti i docenti di educazione fisica dell’istituto, Daniela Sellitto e Annamaria Terella, il docente di musica, professor Sabatino Di Stefano, e per le riprese fotografiche e video, il professor Sergio Mainella.
Il progetto si articola in tre fasi: 1) ricerca da parte degli studenti degli antichi giochi popolari e selezione di quelli che verranno svolti nel corso della manifestazione conclusiva; 2) preparazione delle squadre di studenti ed allenamento sotto la guida docenti di educazione fisica; 3) giornata conclusiva con l’esecuzione di giochi in piazza.
Lunedì prossimo, 8 aprile, nell’ambito di «Giochi senza frontiere di tempo», i referenti del progetto hanno programmato un incontro con il demologo Mauro Gioielli che incontrerà gli alunni della San Giovanni Bosco per parlare dei giochi tradizionali molisani, partendo da due trastulli infantili in uso un tempo a Isernia (giggìe mazza e piveze), continuando con la proiezione di “Molise Ludico”, un video di antropologia che Gioielli realizzò nel 2002, e finendo con i passatempi più importanti della nostra regione, soprattutto quelli che vengono praticati in questo periodo calendariale (la pezzotta, il voche, la tuzza).