Oggi, com’è noto, si celebra la “Giornata Internazionale della donna”, ossia la data in cui vengono ricordate le conquiste sociali ma anche le discriminazioni e le violenze subite dalle donne.
Disuguaglianze fra uomo e donna, purtroppo, esistono ancora nel mondo del lavoro, sia rispetto all’occupazione e alla retribuzione sia riguardo ai ruoli di responsabilità, laddove la donna viene spesso penalizzata. Non a caso, lo scorso dicembre, un decreto ministeriale ha inteso individuare gli ambiti lavorativi caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna, stabilendo giustamente l’applicazione di incentivi all’assunzione. Personalmente, affermo con convinzione che occorre garantire alle donne la piena compatibilità tra la cura della famiglia e l’impegno professionale.
Un dato preoccupante riguarda, drammaticamente, i femminicidi e, più in generale, la violenza fisica e psicologica sulle donne. E’, questa, una problematica verso la quale l’attuale amministrazione comunale ha mostrato grande attenzione. Ne sono prova elementi simbolici, come il murale fatto eseguire su una parete dell’auditorium; ma anche tangibili come l’attivazione d’un Centro Antiviolenza dell’ATS, senza dimenticare il convegno sul femminicidio organizzato di recente in veste di Comune capofila dell’Ambito Territoriale Sociale.
L’emancipazione femminile ha portato a grandi conquiste, ma altri passi in avanti vanno fatti per eliminare, definitivamente, le disuguaglianze fra le due metà del cielo. Combattere le disparità uomo-donna è questione che riguarda il futuro della nostra società, una società che deve sentire l’impegno morale di riconoscere a tutti pari opportunità e pari diritti. Questo deve essere un fondamentale obiettivo delle istituzioni, ed è anche il mio sincero auspicio.
Concludo con una frase che, ormai da decenni, viene ribadita dalle donne d’ogni continente: «Il genere umano non potrà essere davvero felice, se una sua metà viene lasciata indietro».
Viva le donne di Isernia! Viva le donne di tutto il mondo!
Giacomo d’Apollonio, Sindaco di Isernia