Isernia – Le recenti dichiarazioni del sindaco D’Apollonio che addossano ai Popolari per l’Italia il ruolo di ago della bilancia per la tenuta dell’attuale consiliatura, in seguito alle consultazioni per scongiurare l’ennesima caduta di un’amministrazione eletta dal popolo, hanno suscitato le osservazioni del Consigliere capogruppo Giovanni Fantozzi, il quale rimanda al mittente le responsabilità ponendo una disamina puntuale di cosa è accaduto e sta accadendo nella rappresentanza del Consiglio comunale pentro.
Innanzitutto bisogna considerare che il gruppo dei Popolari che fa capo a livello regionale all’Assessore Vincenzo Niro, al comune di Isernia ha ben 6 rappresentanti, i quali meritano almeno un ruolo di spicco nell’assise civica.
La richiesta del Consigliere Fantozzi al sindaco è stata quella di ottenere la presidenza del consiglio, negata senza riserve dal primo cittadino, ma cosa è accaduto?
Con l’approvazione dello Statuto comunale si è stabilito il mandato a 30 mesi per il presidente del consiglio, tempo scaduto il mese di dicembre 2018. L’attuale presidente in carica Giuseppe Lombardozzi, ha richiesto un parere ministeriale, il quale è giunto puntuale nel sancire che pur modificando lo Statuto comunale per limitare la durata del mandato da presidente, l’entrata in vigore scatta dalla successiva consiliatura.
E’ qui che il nervo scoperto ha incancrenito i rapporti tra i Popolari e l’attuale vertice cittadino.
Dal capogruppo Fantozzi giunge il dissenso a questa decisione che risulterebbe a suo parere non vincolante, nelle mani del sindaco, il quale dovrebbe porre a votazione del consiglio, visto che non vuole assumersi la responsabilità di applicare lo Statuto comunale, il rinnovo della carica di presidente.
Oltre al mero dissenso decisionale del primo cittadino, i Popolari accentrano l’attenzione anche sui numeri di rappresentanza all’interno della maggioranza consiliare dell’attuale Presidente ioriano Lombardozzi, il suo gruppo di riferimento “Insieme per il Molise” passato da 12 a soli 4 consiglieri: “Non sarebbe politicamente legittimato a rivestire il ruolo di spicco nell’assise civica”.
I Popolari invitano il sindaco D’Apollonio a non adoperarsi per un allargamento di giunta, risulterebbe una manovra non giustificata e accettata dai cittadini elettori. Sarebbe invece giusto azzerare la giunta e avviare un nuovo percorso, rispetto ai numeri e al nuovo scenario politico, mutato drasticamente da inizio mandato.
Sarebbe un segnale forte e coerente della volontà di dare a Cesare quel che è di Cesare, punto fondamentale, qualora fossero davvero i Popolari l’ago della bilancia, garanti della tenuta dell’attuale amministrazione, altrimenti D’Apollonio dovrà guardare altrove per trovare i numeri che gli consentano di proseguire il suo mandato.
Di seguito il parere diretto del Capogruppo dei Popolari, il Consigliere Giovanni Fantozzi: