di Tonino Atella
E’ la strada che porta alle storiche Terme di Sant’ Aniello di epoca romana, al cui interno è presente l’importantissimo -per storia ed arte- Teatro Romano, nei pressi ci sono civili abitazioni, attraversando la zona si raggiunge il retro dell’ex Seminario Vescovile (oggi sede del Carsic), nonché il popolato rione Manganelle a nord dell’abitato venafrano e quindi Castello Pandone. Nonostante ciò, e non é affatto poca cosa sotto l’aspetto storico, civile, culturale ed artistico, la cura e l’attenzione da parte delle istituzioni locali affinché le strade siano aperte, transitabili e percorribili -a cominciare da Via Mura Ciclopiche- e i servizi comunali efficienti e tali da soddisfare i cittadini, risultano minime per non dire nulle, tant’è le proteste dei residenti della zona. <E’ impossibile vivere nelle condizioni n cui siamo costretti da tempo immemorabile senza che le istituzioni pubbliche si decidano ad intervenire>, asserisce contrariatissimo un capofamiglia che abita coi suoi nei pressi di Terme e Teatro Romano. <Da decenni -prosegue l’uomo- la strada che passa dinanzi a tali importanti monumenti storici è sbarrata e chiusa al traffico per la presenza di una frana, che non ci si decide a sanare per riaprire l’arteria. E dire che ne arrivano da queste parti turisti, studiosi e visitatori, ma sono costretti addirittura a rinunciare alla visita alla luce di tutto quanto non va in zona, le strade in primis!>.
Da sottolineare altresì la persistente ed immotivata chiusura delle predette realtà storico/artistiche, appunto Terme di Sant’Aniello e Teatro Romano, che la Soprintendenza ai Beni Culturali del Molise si ostina a tener chiuse e sbarrate h 24 con tanto di lucchetto, impedendone l’accesso. Non sarebbe il caso da parte del Comune di Venafro “farsi sentire” al riguardo ? Per l’immagine e la storia stessa della città pensiamo proprio di si!