L’intervento del presidente della Regione Molise, Donato Toma, alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2018-219 dell’Unimol, che ha avuto luogo questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Ateneo, alla presenza di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa.
Campobasso, 22 febbraio 2019 – «Illustrissimo professor Cassese, onorevoli parlamentari, eccellentissimi prefetti, signori sindaci, autorità civili, militari e religiose, magnifici rettori, autorità accademiche, docenti e tecnici amministrativi, studentesse e studenti, signore e signori, porgo a voi tutti il mio saluto e quello della Regione Molise che rappresento.
Un saluto cordiale al magnifico rettore, professor Gianmaria Palmieri.
Un buon anno alle autorità accademiche, ai docenti, ai tecnici amministrativi dell’Unimol, una squadra collaudata il cui lavoro consente a questo Ateneo di essere attrattivo, stimato, competitivo.
Un “in bocca al lupo” a tutti gli studenti per il loro percorso di studio e, in particolare, a coloro i quali dovranno sostenere l’esame di laurea.
La presenza del professor Cassese non è solo motivo di orgoglio per avere in quest’Aula Magna una persona illustre che ci viene invidiata oltre confine.
La circostanza di averla qui con noi assume un significato simbolico, perché Sabino Cassese non è soltanto un eccellente giurista, giudice emerito della Corte Costituzionale, professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa, accademico di fama internazionale, politologo, autore di saggi, manuali e pubblicazioni conosciuti e apprezzati anche al di fuori dell’Italia, editorialista del Corriere della sera.
E potrei andare avanti con un lunghissimo “cursus honorum”.
Penso che uno dei più grandi meriti che abbia il professor Cassese sia quello di essere un divulgatore e un comunicatore dei principi costituzionali e di quelli della politica più in generale, principi che riesce a trasmettere mediante un linguaggio semplice, accattivante e comprensivo a una vasta platea che comprende anche i non addetti ai lavori.
Una vera missione, la sua, un lavoro prezioso, soprattutto in un momento in cui i principi della nostra Carta costituzionale sembrano essere messi in discussione, se non da tentativi destabilizzanti, sicuramente da atti e azioni riconducibili a incultura e pressappochismo.
Grazie professore per gli insegnamenti che dà quotidianamente al popolo italiano!
Siamo certi che seguiterà ad essere uno strenuo difensore dei principi democratici e costituzionali, che sono stati gli elementi fondanti della Repubblica e dovranno continuare ad esserlo per il presente e il futuro del Paese.
Venendo all’inaugurazione dell’Anno accademico, va da sé che esso sia un evento significativo perché, al di là delle suggestioni e delle emozioni che pure riesce a evocare, induce a fare un’attenta analisi, non solo su quello che l’Università ha fatto e farà sul piano dell’istruzione, della formazione e della ricerca – e da questo punto di vista parliamo di eccellenza dell’Unimol – ma su ciò che l’Ateneo può fare per lo sviluppo socio-economico del territorio.
Su questo punto voglio essere estremamente chiaro.
Con l’Università degli studi del Molise, la Regione ha un rapporto di proficua collaborazione. Noi vediamo nell’Unimol un interlocutore speciale con il quale consolidare un partenariato, che ci auguriamo solido e duraturo, su diversi ambiti.
Le nuove sfide che vengono dal mercato del lavoro, impensabili fino a qualche anno fa, impongono ai nostri giovani laureati di essere all’altezza di raccoglierle.
I lavori tradizionali mutano le loro modalità di esecuzione o, peggio ancora, scompaiono, lasciando il posto a nuove figure professionali.
Ci troviamo, ormai, nella fase dei cosiddetti software senzienti, intelligenze artificiali che permettono un dialogo interattivo tra macchine nella gestione di processi complessi.
L’Unimol, già da tempo, ha intrapreso un percorso virtuoso teso a dare ai suoi studenti nuove e aggiornate competenze e noi ci candidiamo a lavorare con l’Ateneo, come del resto stiamo già facendo, su progetti di ricerca e innovazione che possano farci trovare pronti ai cambiamenti del mondo del lavoro.
Guardiamo, inoltre, con particolare interesse all’interazione università- ospedale – territorio e dobbiamo fare in modo che tale opportunità diventi un’azione concreta.
Ecco perché auspichiamo di lavorare insieme all’Unimol e al Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute a un progetto ambizioso che, se realizzato, costituirà la chiave di volta per l’intero Sistema sanitario regionale e per i tanti giovani molisani laureati in Medicina.
Mi riferisco alla costituzione del Policlinico universitario, che permetterebbe all’Ospedale di Campobasso di avere un numero congruo di Unità operative da mettere a disposizione degli utenti del Servizio sanitario regionale per ogni tipo di specialistica.
In più, avremmo la possibilità di formare in loco medici specialisti da impiegare nelle nostre strutture sanitarie, evitando così l’esodo di valenti professionalità.
Ci sarebbero ancora tante cose da dire e molti temi da affrontare, ma non voglio sottrarre tempo agli interventi degli illustri relatori che seguiranno.
Auguro a voi tutti, buon Anno accademico».
L’intervento del presidente della Regione Molise, Donato Toma, alla cerimonia di inaugurazione dell’Anno accademico 2018-219 dell’Unimol, che ha avuto luogo questa mattina, presso l’Aula Magna dell’Ateneo, alla presenza di Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale e professore emerito della Scuola Normale Superiore di Pisa.