di Irnerio Musilli malato di SLA
La struttura che ormai mi ospita da tempo, nell’ultimo periodo, per effetto di una convenzione regionale, ha avuto un notevole incremento di pazienti tracheostomizzati per la riabilitazione funzionale e psicologica.
Quotidianamente osservo le lettighe dei pronto soccorso con il loro andirivieni per i corridoi ed i malati distesi ed immobili da cui traspare evidente la sofferenza e risulta essere palpabile nell’aria la tristezza dei loro familiari .
La tracheostomia è il posizionamento di una via aerea creata tramite uno stoma chirurgico con l’abboccamento di un pezzo di cute al margine di una apertura della trachea. Questa operazione viene eseguita per una situazione di lunga permanenza inoltre la pratica chirurgica è eseguita sotto l’effetto di anestesia generale oppure locale a seconda da come richiesto dalla situazione e da come decide il medico.
La tracheostomia viene eseguita in seguito a gravi carenze delle vie respiratorie causate da malattie neurologiche come gravi ictus, malattie neurodegenerative quali sclerosi laterale amiotrofica oppure atrofia muscolare spinale , tumori delle vie respiratorie e gravi traumi toracici.
Invece, si differenzia la tracheotomia che è una via aerea la quale si pratica direttamente sulla trachea bypassando la glottide facendo affluire l’aria direttamente ai polmoni, di seguito viene infilata una cannula chiamata tecnicamente cannula tracheostomica.
In questo modo si permette al malato di poter respirare con la propria respirazione residua oppure alla cannula si può applicare una piccola apparecchiatura mobile che consente la ventilazione meccanica infondendo aria all’interno in modo da consentire la massima espansione polmonare.
In genere il paziente tracheostomizzato, per una corretta e calibrata alimentazione, necessita inoltre di un sondino “naso-gastrico”; in questo modo negli spazi stretti ed angusti della cavità orale vengono occupati tutti gli spazi . gli stessi pazienti e malati che versano nella condizione di intubati,ventilati meccanicamente e alimentati artificialmente tramite sondino naso-gastrico è naturale che si crei un disuso temporaneo di alcuni muscoli e alcune parti anatomiche come laringe faringe corde vocali ed epiglottide e di conseguenza vengono collocate in una sorta di quiescenza anch’essa temporanea alcune funzioni importanti quali respirazione,deglutizione e fonazione.
Al termine dell’urgenza, il recupero funzionale risulta essere difficile e complicato, in quanto questi piccoli muscoli e parti anatomiche devono lavorare nella giusta misura e con il dovuto sincronismo, ad esempio l’apertura e la chiusura delle corde vocali deve risultare la più giusta possibile per impedire a pezzetti di cibo di penetrare nell’apparato respiratorio.
Per quanto riguarda la fonazione, cioè la capacità di emettere suoni è importantissimo il primo recupero che permetterà al paziente l’interazione con i propri familiari e la comunicazione in generale per il miglioramento di una vita sociale.
Il punto di partenza, da cui assolutamente non si può prescindere, è il temperamento ,il carattere e la forza di reazione alla malattia da parte del malato; solo con queste prerogative un equipe di figure professionali composto da: fisioterapista respiratorio, logopedista, ed infermiere diretti da uno pneumologo ed aiutati materialmente da un operatore socio sanitario possono lavorare al meglio per ottenere il recupero funzionale delle parti e di conseguenza il recupero anche psicologico del paziente.
Una qualsiasi persona che gode di buona o ottima salute e che vive in un contesto familiare ed ambientale in cui si indica come malattia un semplice mal di testa, una sindrome influenzale febbrile, o ancora un mal di denti oppure una fastidiosa gastrite da helicobactter pylori quando varca la soglia di una stanza in cui sono allettati questi tipi di pazienti, l’incredulità fa ricondurre questo ambiente più a una piccola astronave con degli esseri umani mobili con tubicini e apparecchiature futuristiche che sembrano avere come unico obiettivo il raggiungimento della lontanissima costellazione di Andromeda e, a questo punto, solo la presenza di personale medico e paramedico può ricondurgli la mente alla dolorosa e sacrificata realtà riconducibile ad un servizio sanitario.
Il medico che opera al capezzale di questi pazienti deve possedere la giusta specializzazione, esperienza qualificata e ben infusi i sacri e sani principi del giuramento di Ippocrate e, inoltre, gli infermieri e gli operatori sociosanitari devono avere la giusta,onesta, laboriosa professionalità di coloro che abbiano ben chiaro l’antico e millenario motto latino di una particolare sanità che dice:” fratribus ut vitam saervares “.
Nel nostro povero Molise, in questi ultimi giorni, sono apparsi in un bivio di una emittente locale, il commissario ad acta della sanità e il sub commissario, i quali ci hanno comunicato che la nostra sanità è devastata, come se il popolo molisano fosse appena giunto qui dai lontanissimi anelli del pianeta Saturno e fossero offuscati dal pulviscolo atmosferico.
Di seguito ci hanno indicato una nuova e originalissima formula per risolvere tale problema: opprimere di ulteriore tassazione il popolo molisano, già stremato dall’attuale crisi. Senza battere ciglio, questi signori, con sbalorditiva semplicità hanno richiesto a loro favore, per poter lavorare, un’autovettura e un addetto stampa.
Il popolo molisano a questo punto ha una sola e unica risposta…un lungo e prolungato silenzioe, per quanto riguarda i malatidi questa regione nelle loro menti si insinua sempre di più il dubbio che i veri malati fossero loro.