Attivazione contratti aggiuntivi di formazione
specialistica per professioni sanitarie finanziati con risorse
regionali
Di seguito la mozione presentata dai portavoce M5S:
premesso che:
il Dipartimento di Medicina e Chirurgia istituito presso l’Università del Molise
rappresenta un fondamentale presidio formativo per l’intera regione che merita di
essere potenziato e incentivato;
– lo stesso Dipartimento, attraverso una efficace e proficua collaborazione con la
Regione Molise, potrebbe rivestire un ruolo di primaria importanza per il
miglioramento dei servizi e delle prestazioni offerte dalla rete sanitaria regionale,
anche tramite il potenziamento delle scuole di specializzazione post laurea in
professioni sanitarie;
– la formazione post laurea, nello specifico, ha la finalità di specializzare i medici
chirurghi consolidando la loro preparazione universitaria, dando l’opportunità di
acquisire competenze maggiormente operative nel mondo del lavoro rispetto alla
preparazione prettamente accademica;
– gli annosi e gravi problemi della sanità molisana sono in parte imputabili alla carenza
in organico di medici specialisti e alla estrema difficoltà di reclutamento degli stessi;
RICHIAMATI:
– l’art. 35, comma 2 del D.Lgs. n. 368/1999 che assegna al Ministero della Salute, di
concerto con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e del
Ministero dell’Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Stato-Regioni, la
determinazione del numero globale dei medici specialisti da formare annualmente, per
ciascuna tipologia di specializzazione, tenuto conto delle esigenze di programmazione
delle Regioni e delle province autonome con riferimento alle attività del Servizio
Sanitario Nazionale.
– il D.L. n. 104 del 12 settembre 2013 recante “Misure urgenti in materia di istruzione,
università e ricerca”, convertito con modificazioni dalla I. 8 novembre 2013, n. 128,
in materia di formazione specialistica dei medici, ha previsto al comma 1, lett.) b,
dell’art.21 che all’esito delle prove di ammissione alle scuole di specializzazione
mediche “è formata una graduatoria nazionale in base alla quale i vincitori sono
destinati alle sedi prescelte, in ordine di graduatoria” modificando così la precedente
impostazione del concorso di accesso alle scuole di specializzazione a base locale”.
– l’art. 5, comma 4, del D.M. n. 105 del 30 giugno 2014 recante il “Regolamento
concernente le modalità di ammissione dei medici alle Scuole di Specializzazione in
medicina, ai sensi dell’art. 36, comma 1, del d.lgs. n. 368/1999” prevede che “le
Università sedi di Scuole possono attivare, in aggiunta ai contratti di formazione
specialistica finanziati con risorse statali, ulteriori contratti di pari importo e durata
con risorse derivanti da donazioni o finanziamenti di enti pubblici o privati (…). I
contratti sono attivati purché i finanziamenti siano comunicati al Ministero prima
della pubblicazione del bando per il relativo anno accademico”;
– l’art. 3 del decreto 9 agosto 2018 del Ministero della Salute;
– il DPCM del 7.3.2007 determina il costo dei contratti di formazione specialistica in
25.000,00 (venticinquemila) euro per i primi due anni di corso ed in 26.000,00
(ventiseimila) euro per ciascun anno successivo
CONSIDERATO CHE:
– ad oggi l’Università del Molise, pur essendo in grado di offrire oltre dieci
percorsi formativi specialistici per medici chirurghi (con sede propria o con
contratti inter ateneo), dispone di pochissimi contratti di formazione specialistica
a valere sul riparto nazionale e nessun contratto aggiuntivo risulta finanziato
attraverso altre fonti (ivi comprese risorse della Regione Molise);
– molte regioni italiane hanno già adottato una serie di misure per agevolare la
formazione medico specialistico regionale, prevedendo, in particolare, l’erogazione dicontributi all’Università finalizzati all’attivazione di contratti di formazione
specialistica;
– rispetto a tali contratti aggiuntivi, tramite la previsione del possesso di requisiti
specifici, è possibile circoscrivere l’erogazione della borsa ai medici residenti in
Molise o ai laureati che hanno svolto percorsi formativi presso l’Università degli studi
del Molise;
– esiste per le Università la possibilità di stipulare ulteriori accordi di collaborazione
inter universitaria per l’aggregazione di scuole di specializzazione mediche della
stessa tipologia;
– che l’Università degli studi del Molise ha già stipulato degli accordi in tal senso con
altre Università della Campania;
EVIDENZIATO CHE:
– l’individuazione della dotazione finanziaria, le procedure di accreditamento e le
interrelazioni ed interlocuzioni con i Ministeri competenti e l’Università devono
essere espletate in brevissimo tempo per permettere un sollecito avvio della misura in
questione;
RITENUTO CHE:
– l’attivazione di contratti aggiuntivi di formazione specialistica è funzionale nel breve-
lungo termine:
● a sopperire alle croniche carenze di organico delle strutture ospedaliere
regionali;
● a conferire maggiore attrattività alla facoltà di Medicina e Chirurgia
istituita presso l’Università del Molise;
● a facilitare il reclutamento e lo stanziamento di medici specialisti
interamente formati in regione;
● a migliorare la qualità generale dei servizi sanitari erogati ai cittadini;
Per tutto quanto premesso, considerato e rilevato il Consiglio Regionale,
IMPEGNA
Il presidente della Giunta regionale, Dott. Donato Toma:
– ad individuare nel bilancio regionale, in vista dell’approvazione della legge di
bilancio per il 2019, le risorse necessarie all’ attivazione di contratti aggiuntivi di
formazione specialistica per le professioni sanitarie da finanziare con risorse
regionali;
– ad avviare le interlocuzioni e gli atti necessari con gli organi preposti al fine di
facilitare gli accordi inter ateneo, anche stabilendo criteri di aggiudicazione delle
borse che tengano conto della territorialità e puntino a salvaguardare l’occupazione e
il placement all’interno della Regione Molise nel periodo post specialistico;
– a valutare la possibilità di utilizzo dei fondi comunitari attingendo dalle risorse
dall’Asse 6 “Occupazione” del FSE, che ha per finalità la creazione di nuovi posti di
lavoro mediante misure di politica attiva riferite in particolare ai settori che offrono
maggiori prospettive di crescita quali servizi alla persona e servizi socio sanitari.
Campobasso, 18.02.2019