di Claudia Mistichelli
In questi giorni qualcuno, a giusta causa, ha organizzato una manifestazione pacifica per il 14 gennaio c.m. a Venafro, con lo scopo di far sentire le proprie ragioni contro l’inquinamento cittadino.
Sempre più spesso dai social network partono denunce o allarmi contro ingiustizie o disagi per sensibilizzare le amministrazioni. Ormai il cittadino si sente abbandonato dalle istituzioni e anche quando vuole denunciare un misfatto non sa a chi rivolgersi.
E’ più facile comunicare sui social, dove sicuramente si otterranno consensi immediati, ma che non sempre si traducono in una partecipazione reale delle masse agli eventi.
I “leoni da tastiera” si moltiplicano quotidianamente ma alla resa dei conti ognuno rimane comodo a casa propria. Nonostante la buona volontà e la buona fede di chi scrive e propone manifestazioni, seppur pacifiche, ci sono degli adempimenti burocratici che vanno espletati per non incorrere nel rischio di denunce.
Uno di questi è la richiesta alla Polizia locale, che dovrà autorizzare la manifestazione, in genere 5 giorni prima della data prescelta.
Sebbene si tratti di una buona causa e le intenzioni siano delle migliori, non si può fare quello che si vuole. Infatti il flusso e la tipologia di partecipanti alle manifestazioni non è prevedibile e bisogna che ci sia un minimo di sicurezza, il blocco delle strade interessate ed altre accortezze che sicuramente verranno prese in considerazione al momento in cui le autorità autorizzeranno l’evento.