di Claudia Mistichelli
Per i mass media è emergenza meningite, mentre per il nostro Ministero della salute non esiste nessun allarme meningite. La cosa strana dei tempi moderni è che per qualsiasi problema ci si rivolge ai social network.
Il primo in assoluto è facebook, le persone scrivono sulle proprie bacheche o sui gruppi chiedendo cosa è giusto o sbagliato e tra persone comuni ci si scambiamo pareri, opinioni, consigli, cure.
Si diventa medici, avvocati, psicologi, cuochi, pediatri a seconda dell’argomento in questione, ovviamente trovando nozioni generiche sui motori di ricerca.
Intanto la paura di una epidemia di meningite cresce ed anche le richieste di vaccini. Con una sanità ormai al collasso chi si vuole “salvare” deve pagare un medicinale che costa circa 80 euro.
I vaccini variano a seconda del tipo di meningite e dell’età della persona a cui è destinato, comunque sembra che in molte farmacie inizino a scarseggiare mentre nelle Asl, quelli gratuiti destinati ai più piccini, sono mandati con il contagocce.
Sicuramente la meningite non è una malattia da sottovalutare ma gli allarmismi non fanno bene a nessuno, così come la caccia alle streghe su presunti contagi dei migranti.
Negli ultimi anni i vaccini sono stati criticati a tal punto da spingere alcuni medici a sconsigliarli per poi correre ai ripari in extremis come in questo caso.
Le fasce a rischio sono soprattutto i bambini e i ragazzi, ma anche chi ha delle patologie che li può rendere più vulnerabili, la prima cosa da fare è quella di consultare il proprio medico di famiglia che, conoscendo lo stato di salute di ogni paziente, potrà consigliare o meno la vaccinazione per la meningite. Claudia Mistichelli