“Non saranno certo quattro occupati in più che salveranno il Molise. Anche perché si tratta di lavoratori precari, giovani a progetto, collaboratori momentanei senza alcuna prospettiva di stabilità di impiego.” Questa l’amara costatazione di Tecla Boccardo, leader della UIL Molisana, ai dati diffusi dall’Istat che segnalano una sostanziale stabilità della forza lavoro. “Nei fatti, in Italia come nella nostra regione, l’occupazione con contratti stabili continua a perdere terreno, a fronte di aumenti di quella flessibile e discontinua. Inoltre il tasso di disoccupazione dei giovani vede percentuali ancora troppo elevate.”
“Se non viene introdotto un meccanismo di premialità per i datori di lavoro che assumono con contratti a tempo indeterminato, attraverso una riduzione stabile e significativa del costo del lavoro, sarà molto difficile se non impossibile rendere concorrenziale il lavoro di qualità e diffondere uno stato di sicurezza lavorativa e personale.”
“C’è poi la gigantesca emergenza dei lavoratori precari. Su di loro si regge la nostra sanità malata, le pubbliche amministrazioni, tutto il settore dei servizi alla persona. Da tempo insistiamo con il Presidente della Regione, quello di prima e quello di adesso, per una programmazione di un processo di stabilizzazione: qualche contatto, le solite promesse, ma il percorso stenta a chiarirsi e la soluzione è sempre troppo lontana.”
Per i giovani “è fondamentale sostenere e rafforzare le misure legate alla transizione scuola-lavoro, valorizzando l’apprendistato”, secondo la Boccardo, che sintetizza: “Occorre generare lavoro e qualità del lavoro.”
“Ribadiremo, anche in occasione della manifestazione sindacale unitaria di sabato prossimo, queste nostre proposte per il lavoro e che, ai fini della crescita anche occupazionale, lo strumento principe è investire maggiormente in infrastrutture, sia materiali che immateriali: una misura fondamentale per lo sviluppo del nostro Paese e del territorio molisano, ma sottovalutata.”